Keller: storie da confezionare

di / 6 marzo 2013

Un vitigno è un progetto. Si pettina dentro i filari, s’inzuppa e si asciuga come sceglie il suo cielo. E poi lascia che il tempo costruisca il finale, che maturi dentro ogni acino, che solletichi le foglie e le faccia grondare. Che imbottigli l’attesa e poi la dissolva in chi vorrà gustarla. È un lavoro paziente, che racconta la storia di una terra; ogni volta diversa, con la cura devota e sofferta di chi sa di accarezzare la vita. E per quanto sembri azzardato, non c’è poi molta differenza con chi si occupa di editoria. O meglio, con chi se ne pre-occupa.

Questo mese il nostro incontro è dedicato a un’altra piccola preziosa realtà editoriale chiamata Keller. L’avventura parte nel 2005, a Rovereto, per iniziativa di Roberto Keller, ex editor di Marcos y Marcos e attualmente direttore editoriale. Il comitato editoriale è composto anche da Sara Passerini, Federico Diener, Giulia Cumer, Paolo Fabris e Silvia Bruno. I primi mezzi a disposizione non sono certo illimitati, ma l’idea fondante è quella di realizzare «libri di qualità, anzitutto, sia nei contenuti che nella forma, caratterizzati da un attento lavoro di redazione, grafica e confezione. La linea editoriale, aperta alla letteratura italiana e straniera, è costruita attorno a titoli che trasmettono idee forti, capaci di percorrere e comunicare, nei temi e nella scrittura, la complessità del mondo. Scritture e libri “obliqui” che sanno coinvolgere e far riflettere senza allontanarsi dal piacere della narrazione». Dedizione artigianale, accortezza a ciò che si dice e a come lo si dice. Rispondendo del valore di ogni volume. Perché ogni testo comincia dalla volontà di chi vuole condividerlo, anche attraverso una semplice ma raffinata scelta delle veste tipografica e dei materiali impiegati.

Sono presenti due collane:

– Passi;
– Vie, di formato più piccolo.

Entrambe sono due modi di disseminare impronte, «scorrendo lo sguardo sul mondo». I libri pubblicati (e distribuiti da CDA) sono tradotti dall’inglese, dal tedesco, dal ceco, dal romeno, dal polacco, riservando notevole spazio all’area mitteleuropea, in cui segnaliamo Max Blecher, Alek Popov, Angelica Overath e il Premio Nobel Herta Muller. Ma il catalogo annovera anche autori spagnoli e italiani tra cui i catalani Jordi Bonells ed Eduard Márquez e il piemontese Davide Longo.

Un percorso ricco di nomi interessanti e scritture originali, tra cui ci diverte offrirvi tre titoli:

– Lo scaffale degli ultimi respiri, di Aglaja Veteranyi. Storia magica e straziante di una girovaga circense che viaggiando come migrante tra i migranti inala i brividi e gli umori di terre e Paesi. Una carovana di sensazioni e riti, soffiati da una poesia straordinaria.

– La felicità di Emma, di Claudia Schreiber. Favola densa e commovente di Emma e dei suoi maiali, dell’amore che sa tradursi in modi impensati, estremi e travolgenti.

– Dio non appare in foto, di Jordi Bonells. La tenue esistenza di zia Maria, monaca di clausura, s’intreccia all’improvviso con la guerra civile, diventando timore e poi follia. Svelando la sua essenza solo settant’anni dopo.

Ma il vigneto Keller promette ancora molti frutti. A noi il piacere di saperli leggere.

Per ulteriori informazioni: http://www.kellereditore.it/

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