Con una lettera aperta pubblicata oggi su Repubblica Roberto Saviano invita Elena Ferrante a partecipare al Premio Strega con il suo ultimo romanzo, Storia della bambina perduta, ultimo capitolo del ciclo L’amica geniale, pubblicato da e/o.
L’autore di Gomorra si dichiara appassionato lettore della Ferrante sin dall’adolescenza e afferma di non essere interessato a scoprire chi si celi realmente dietro il nome d’arte. In Italia si fanno congetture di ogni tipo sull’identità di Elena Ferrante (mai apparsa in pubblico finora), mentre testate internazionali come il New York Times si limitano a elogiarne la scrittura. Foreign Policy, una delle più importanti riviste mondiali di relazioni internazionali, ha inserito Elena Ferrante nell’elenco dei Global Thinkers del 2014, «For writing honest, anonymous fiction».
Che si tratti davvero di Anita Raja, traduttrice napoletana moglie di Domenico Starnone, come si vocifera da tempo, ha in fondo poca importanza: la sua partecipazione allo Strega costringerebbe una manifestazione legata a favoritismi spartiti tra i grandi gruppi  a rinnovarsi e a premiare la qualità letteraria al di là del marchio editoriale.