“Niente panico”
di Luca Avagliano

Vaneggiamenti di un patafisico involontario

di / 23 settembre 2016

Luca Avaglione Niente Panico su Flanerí

Se c’è una cosa capace di mettere in crisi chi scrive, ancora prima di uno spettacolo terribilmente brutto, è uno spettacolo terribilmente bello. Per uno spettacolo brutto, l’imbarazzo sta tutto nel mettersi a cercare un’aggettivazione strategica che permetta al lettore attento di andare oltre la coltre fumogena delle parole, ma uno spettacolo bello, le parole, le ruba. È il caso di Niente panico

Luca Avagliano, già finalista del Festival Troia Teatro dello scorso giugno, porta in scena al Teatro Argot, per pochi giorni, uno spettacolo poderoso. Poco più di sessanta minuti di potenza travolgente. Un monologo contemporaneamente comico e disperato, intimo e pubblico, tenero e insopportabile, logico e inconcludente in cui Avagliano si consuma completamente e non risparmia una sola goccia della sua persona e della sua energia.

In un lasso di tempo brevissimo, infatti, l’autore/attore riesce ad attraversare con grazia le stanze della propria mente, presentando, sotto una luce familiare e perfettamente comprensibile, l’inestricabile matassa delle entità metafisiche generate dall’inconscio umano. Dal genitore, al fanciullo, all’analista interiore, tutti hanno spazio per affiorare sul viso e nella voce dell’inetto protagonista.

L’incipit che dà il via alla vicenda di Niente panico non è poi neanche estremamente originale: l’amore di lui e lei si consuma e, mentre lei va avanti, lui rimane intrappolato nel presente orfano della presenza dell’amata. La messa in scena, però, è incredibile. Ogni gesto, ogni parola, trasudano una verità che non può essere frutto che di uno studio enorme o di un talento naturale straordinario.

Si ride, inoltre, e si ride molto, con Niente panico, quindi la visione di questo spettacolo, non solo è fortemente consigliata, ma quasi obbligatoria. Un monito all’autore/attore: a questo punto non sarà più possibile scappare dalla responsabilità di essere sempre migliore.

Niente panico. Vaneggiamenti di un patafisico involontario

spettacolo, testo, canzoni e voci varie di Luca Avagliano
 
Roma – Teatro Argot Studio dal 20 al 25 settembre

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LA CRITICA

Eccezionale.

VOTO

9,5/10

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