“Dexter”: la settima stagione
di Alessio Belli / 6 febbraio 2013
[Attenzione: questo articolo contiene spoiler]
Un altro anno in compagnia di Dexter, il serial killer più amato della tv. Avete ragione, mi correggo: Dexter non è un semplice pluriomicida. È l’assassino dei killer. Il giustiziere con il Codice, accompagnato dal Passeggero Oscuro, intento a ripulire il mondo dai cattivi. Ematologo della scientifica di Miami di giorno, cacciatore di feccia umana di notte.
La complessità e la profondità del personaggio – interpretato da un epico Michael C. Hall – hanno reso la serie Showtime tra le più amate, seguite e studiate del decennio. Negli anni, di avventure con l’agente Morgan ne abbiamo vissute svariate e intense. Sicuramente, il colpo di scena finale della sesta stagione rimane tra i più clamorosi e destabilizzanti: Debra – sorella, collega, e quasi amante di Dexter – ha scoperto la vera natura del fratello. E come se non bastasse, è diventata sua complice, bruciando la chiesa in cui si è svolto l’epilogo. Per non parlare del vetrino con la goccia di sangue caduto a terra. Insomma, gli elementi per attendere freneticamente i nuovi episodi c’erano tutti.
Ciò che colpisce subito della settima stagione è la mole di eventi intrecciata dagli sceneggiatori. La frattura con le stagioni precedenti è netta: il killer del camion frigo, il macellaio di Bay Harbor, l’amicizia col procuratore distrettuale, Trinity, Lumen e il killer dell’Apocalisse sono stati i temi basilari delle serie passate e ogni episodio affrontava e sviscerava la questione nella maniera più accurata e coinvolgente. Tutto il resto, passava in secondo piano.
Invece, nella settima stagione abbiamo contemporaneamente: la Nemesi, alias Maria LaGuerta e i suoi dubbi sul caso del macellaio di Bay Harbor. L’Antagonista: Isaac Sirko, capo della mafia ucraina, coinvolto nell’omicidio della prima puntata. L’Amore: Hannah McKay, ragazza dal passato criminale. La Famiglia: Debra, e il suo rapporto distorto con il fratello. Infine, il Criminale: il fantasma piromane, che uccide le persone ma incolpa un misterioso Bobby.
Come si muoverà il nostro Dexter tra questi elementi?
Forse sarebbe stato meglio concentrare tutte le puntate sul rapporto tra Dexter e Deb. Di spunti e sviluppi narrativi ce ne sarebbero stati numerosi. Per anni i seguaci dello show hanno ipotizzato uno scenario del genere, e ora che è avvenuto, il vederlo annacquato da tante altre trame non convince pienamente. Sicuramente, i punti di forza della settima stagione sono la relazione con Hannah – ennesimo fatale angelo biondo del canzoniere dexteriano – e le indagini del capitano LaGuerta sul vero responsabile dei massacri della baia. Riuscito anche l’innesto di Sirko – forse ucciso troppo presto? – mentre è sicuramente inutile la presenza del caso procedurale del fantasma: questa stagione aveva bisogno di meno thriller e più profondità d’analisi dei personaggi.
Solo nelle ultime due puntate si respira l’enfasi magica capace di catturare completamente lo spettatore. Il dilemma conclusivo sottoposto a Debra è di una tensione terribile e la sua scelta cambierà ancora una volta le carte in tavola. Ma per quanto la situazione sembri impossibile, sapremo che Dexter riuscirà sempre a venirne fuori. Fino all’ultima goccia di sangue.
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