Francois Mauriac affermava che «uno scrittore è essenzialmente un uomo che non si rassegna alla solitudine». Può darsi. È probabile che la fantasia serva principalmente a farcire le cavità più [leggi]

È bene che lo sappiate. Francesco Pacifico ha capito tutto. E con tutto intendo il metamorfico universo umano e la sua colonia borghese, ovvero, per noi che siamo atrocemente umani [leggi]

Ci entrano in molti. È vero, una fetta resiste, totalmente impermeabile all’istinto. Increspa la fronte, arriccia quasi tutta la faccia e poi sceglie altro, forse temendo il contagio. Ma oltre [leggi]

Non esistono assiomi. E se anche fosse confesso d’ignorarli. Mi accade l’inspiegabile. Tra occhi e falangi. Latifondi di libri quasi invisibili e poi lui. Quello in cui m’incaglio. Sortilegio variabile. [leggi]

Sono mesi che giriamo. Tra sapienti colonie di siti. Villaggi di parole recintati dentro un titolo, lastricati di storie da vendere. Perché è vero, le case editrici si raccontano soprattutto [leggi]

Certi romanzi non si possono immaginare. Anche depositando negli occhi mille acri di storie e d’ispirazione, rassicuranti scorte di sentito dire, di odori strappati ad altre pagine. Certi romanzi vanno [leggi]

Ci vuole fegato per scrivere. Tanto quanto ne occorre a imbucarsi nel vuoto, come una lettera cieca. È un atto estremo, quasi terroristico, prima di tutto verso se stessi. E [leggi]

Riuscite a vederlo? Un regno di titoli, intero, maestoso. Un ecosistema di pagine, intenti e valori armonizzati gli uni negli altri. Non servono segnaletiche ammiccanti per sapere dove è meglio [leggi]

James Salter è un atleta. Uno di quelli che emergono sulla lunga distanza. Muscoli solidi, operosi, capaci di impastare prestazioni costanti, di garantire negli anni performance di livello. Rastrella premi, [leggi]

«Chi comanda al racconto non è la voce: è l’orecchio». Non è una sentenza tra tante. Non l’avrebbe sigillata lui, nel mezzo delle sue Città invisibili. Calvino sapeva che una [leggi]

Marcello s’intende di punture. Le propina per guarire, le propina per uccidere. E quando si tratta di se stesso mescola gli scopi. Li miscela in vena, per sentirsi fluttuare. Marcello [leggi]

A carpire solo il titolo, il gioco sembra semplice. Gli occhi abboccano in fretta e s’innesca il sorriso come una marcia d’istinto. Dio se la caverà (Neo Edizioni, 2014). Ma [leggi]