La sfida di tradurre scintille
“La bambina che amava troppo i fiammiferi” di Gaétan Soucy
di Cristiana Saporito / 14 maggio 2019
«Un lavoro di formica e di cavallo». Così Natalia Ginzburg condensava il senso funambolico della traduzione, incidendo il corpo vivo dell’opera di Proust. Quel tradimento alchemico e irrinunciabile senza cui [leggi]