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“Guida alla letteratura di fantascienza”, a cura di Carlo Bordoni

di Alessio Belli / 16 gennaio

Leggerla come un’enciclopedia e godersela come un libro. Questo il pregio più importante di Guida alla letteratura di fantascienza a cura di Carlo Bordoni per la casa editrice Odoya. Dalla A di “Alieni”, alla V di “Viaggi nel tempo” il lettore, più o meno legato al genere, può immergersi nello sterminato bacino testuale e iconografico della science fiction. Un universo che nonostante la plurisecolare discriminazione e rilegatura a letteratura di serie B, può vantare una lucidità di giudizio, una qualità narrativa e una lista di autori pregevoli. A breve ne citeremo qualcuno.

Per partire infatti conviene iniziare dalla prefazione di Carlo Bordoni, stimato sociologo, giornalista de il Fatto Quotidiano, del Corriere della Sera e direttore della rivista Insolito e Fantastico, scrittore e insegnante. Il curatore spiega infatti subito due concetti fondamentali: la fantascienza ha cambiato il mondo, ma essa stessa è cambiata. Dalle piccole riviste da pochi centesimi ai veri e propri romanzi, il genere ha permesso già dall’Ottocento di approcciarsi e vedere la realtà e il futuro in maniera nuova e innovativa. Non è un caso infatti che la fantascienza venga spesso chiamata anche «letteratura d’anticipazione».

Guida alla letteratura di fantascienza si impone come la miglior guida ragionata mai fatta in Italia: un’enciclopedia tematica strutturata in capitoli, con approfondimenti sugli autori più importanti e interessanti focus extraletterari, spesso riguardanti il cinema e il rock.

Da qui in poi, il viaggio inizia e la lettura della Guida è consigliata sia all’amante navigato, sia al lettore che sta iniziando a muovere i primi passi nell’ambiente, potendo vedere citati una miriade incalcolabile di scrittori e libri: una lista clamorosa di opere sui più disparati – e spesso disperati – argomenti. Munitevi di carta e penna perché molto spesso i titoli vi sommergeranno.

Tutte le categorie sono impeccabili: da quelle legati alle tematiche calde del genere – alieni, invenzioni, mostri, viaggi nel tempo, catastrofi, robot – ad altre molto interessanti, come New Wave, religione, sesso e generi. Illuminanti i capitoli su religione, politica, paranoia e complotti: perfetti per dimostrare quanto la fantascienza abbia sempre avuto i piedi ben saldi nella realtà e non abbia mai risparmiato una sana dose di cinismo per rappresentare un desolato presente ben mascherato da futuro.

I nomi ci sono tutti, dalla “triade” che più o meno consapevolmente ha fondato il genere – Poe, Verne e Wells – ai mostri sacri moderni come Asimov, Bradbury, Huxley.

A questi, si accostano i nomi di altri grandi, meno conosciuti a chi non è un vero seguace: Theodore Sturgeon – autore del capolavoro Il tuono e le rose –, Arthur Clarke di 2001: Odissea nello spazio e Robert Heinlein, grande modello della fantascienza classica. Ci sono poi scrittori totalmente trasversali e universali: il grandissimo Philip K. Dick, che dalla distopia della Svastica sul sole ai replicanti di Ma gli androidi sognano pecore elettriche? (leggi anche Blade Runner), nell’arco della sua sterminata produzione ha attraversato ogni aspetto del genere. Degno spazio è dedicato anche a un mito mai troppo celebrato del genere: Fredric Brown, geniale scrittore dei capisaldi assoluti “Sentinella” e “La riposta”: racconti brevi, devastanti e dal colpo di scena finale scioccante.

E se è un piacere vedere nella Guida alla letteratura di fantascienza anche gli apporti di maestri totali – basti citare Il complotto contro l’America di Philip Roth –, è altrettanto bello scoprire personaggi magnifici come Harlan Ellison. Chi è costui? In primis, uno che si fa espellere dal college per aver picchiato l’insegnante che critica la sua abilità narrativa e che una volta raggiunto il successo non mancherà di inviare a tale insegnante ogni copia dei libri pubblicati. Uno che viene assunto dalla Disney ma subito cacciato per essere stato scoperto a fare parodie porno. Oltre a questo, una grandissima penna, geniale e unica, abilissima nel miscelare una riuscita quanto inimitabile fusione tra horror e fantascienza. Da citare il racconto che ha segnato il suo successo, nel 1967: “Non ho bocca, e devo urlare”. Storia nera e terribile del dominio dei computer: dopo aver annullato la razza umana, l’elaboratore AM si diverte a sviscerare e mutilare l’ultimo uomo rimasto. Tra gli altri suoi cult, Jeffty ha cinque anni – sul tema dell’immortalità – e lo sconcertante Un ragazzo e il suo cane, sull’apocalisse post-atomica. Senza dimenticare che Terminator è tratto dal suo “Soldato”.

Insomma, un autore da recuperare, tra i tanti grandi presenti in questa Guida che, perdonando il gioco di parole, fantastica lo è davvero. Buono studio, anzi, meglio: buona lettura!


(Guida alla letteratura di fantascienza, a cura di Carlo Bordoni, Odoya, 2013, pp. 665, euro 26)