“Un colpo di pistola” dei D-Storta
di Tommaso Di Felice / 12 ottobre 2012
Bene, usciamo per un attimo dal panorama romano e allarghiamo un po’ i nostri orizzonti. Dopo aver parlato recentemente de I Mostri, dei Masoko e dei KamchatKa!, ci trasferiamo in terra sarda e parliamo dei D-Storta.
Nel 2010 Christian (voce e chitarra) e Biagio (batteria), dopo anni e anni di collaborazioni, avviano questo progetto musicale e poco dopo Giacomo e Pierlorenzo si aggiungono al duo iniziale, formando un quartetto denso di diverse contaminazioni. Sempre nello stesso anno, firmano il loro primo contratto discografico con l’etichetta Nomadism e nel 2011 esce Un Colpo di Pistola, album d’esordio contenente 10 tracce esplosive: un mix sui generis di garage-rock, elettronica e disco anni ’80. L’esperimento è più che riuscito. Come dichiarato in un’intervista, le fonti ispirative sono molto diverse: Muse, Subsonica e Marlene Kuntz si combinano con Alexisonfire e con un perfetto uso del sintetizzatore. Tra la fine del 2011 e i primi sei mesi del 2012 si esibiscono in vari festival e canali televisivi, vincendo diversi premi della critica in Sardegna e, allo stesso tempo, esibendosi accanto a gruppi e artisti italiani già affermati come Casino Royale, Malika Ayane e Velvet.
«Noi speriamo che ognuno si possa immedesimare nelle situazioni descritte nelle canzoni, e che quindi non si pensi banalmente che quelle frasi le stia cantando solo Christian, ma che le stia cantando chiunque le voglia cantare, chiunque si trovi in una determinata situazione e abbia bisogno di aprirsi e buttar fuori ciò che ha dentro», questo il pensiero della band.
I riconoscimenti della critica di certo non mancano: il singolo “Cerchi” entra e rimane per tredici settimane nella classifica di Indie Music Like, mentre inizia a girare su diverse radio locali. La soddisfazione più grande è di sicuro la vittoria de L’Unione Sarda special contest, un evento al quale hanno partecipato circa duecento artisti. I fortunati che hanno visto i loro live, ci dicono che è impossibile non essere coinvolti.
Ma ora parliamo del disco avendo già citato i brani trainanti dell’album, “Un Colpo di Pistola” e “Cerchi”. Il primo pezzo, dopo una intro spettacolare di circa 40 secondi, fatta di suoni (appunto) distorti e chitarre, esplode in tutta la sua rabbia con un rock duro e puro, ottimo. Il secondo, con quel testo e quella musica, si candida a ruolo di tormentone invernale, grazie a un ritornello martellante e a un video simpatico che ha registrato quasi diecimila visualizzazioni. Molto originale è invece il brano “Senza far rumore”, parole esplicite e la voce di Christian che mai come in questa occasione sembra quella del primo Piero Pelù. “Amanti” invece celebra l’amore, tema che è riscontrabile un po’ in tutte le tracce ma che cambia, alternando situazioni romantiche ad altre fatte di rabbia e amarezza.
Nel complesso, il progetto ma soprattutto questo esordio, sono davvero degni di nota. Le sonorità pop/rock, l’uso sapiente del synth e questi testi mai banali ma molto istintivi regalano a questo album completezza e sostanza, in un connubio quasi perfetto. A livello personale, sorprende la loro energia, il loro carattere. A questo punto, possiamo solo sperare che quest’autunno li porti in giro per il “continente”.
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