“Infinita” di Familie Flöz
di Francesco Bove / 19 febbraio 2013
Un costante dialogo tra la vita e la morte. Nascita, sviluppo e decadimento fisico. La vita, per il collettivo dei Familie Flöz, è paragonabile allo studio metodico di uno strumento musicale: inizialmente il suono che produciamo è imperfetto, si va a tentoni, si sperimenta. L'adolescenza coincide con le partiture più impegnative, lo studio si fa più pressante, ma il suono del nostro strumento è già più definito. Tuttavia, in realtà, solamente la vecchiaia ci rivelerà il suo segreto e solo negli ultimi istanti della nostra vita. Il teatro dei Familie Flöz è unico al mondo, poetico, fantastico, pieno di trovate sceniche geniali e dense di emozioni. Non sappiamo se quelle risate sono amare o di gioia ma, a fine spettacolo, riusciamo a percepire pienamente il miracolo del Teatro. La grandezza di questa compagnia è proprio in quell'uscire ed entrare nei ruoli con una facilità sorprendente e, come per Buster Keaton, è il corpo a parlare, il movimento, dato che il volto e la bocca sono coperti da una maschera che conserva una sola espressione facciale ben definita. Il teatro dei Familie Flöz non può rientrare in una categoria, coinvolge realmente tutti – irresistibili le risate di un bimbo della prima fila – e rinuncia a ogni sorta di intellettualismo pur essendo, a tutti gli effetti, teatro di ricerca. Sono riusciti a costruire un linguaggio definito e personale, rinunciando alla parola, e l'hanno messo a disposizione di tutti. Tra i loro lavori, Infinita è quello più definito e compiuto e ha il pregio di riuscire a spiegare ai più piccoli la vita per quel che è.
Infinita
di e con Björn Leese, Benjamin Reber, Hajo Schüler e Michael Vogel
regia di Michael Vogel e Hajo Schüler
Prossime date:
Viareggio – Teatro Politeama, 4 marzo 2013
Genova – Politeama Genovese, 5 marzo 2013
Cagliari – Teatro Massimo, 9-11 marzo 2013
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