“Cave of Tales” di AliCè alla -1 art gallery di Roma
di Giulia Capogna / 14 maggio 2013
Alla -1 art gallery della Casa dell’Architettura continua la serie delle “stanze d’artista”: è il turno di Alice Pasquini, in arte AliCè, una giovane ragazza romana, illustratrice e street artist. Dopo aver conseguito il diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma, lascia l’Italia e vive per lunghi periodi in Inghilterra e in Spagna, dove consegue il MA in “Critical Art Studies” all’università di Barcellona. Da qui inizia il suo vagabondare dedicato alla street art: visita il Marocco, l’Olanda e l’Australia lasciandovi una parte della sua opera. In seguito collabora con marchi prestigiosi come Nike, Range Rover, Microsoft, Pitti Uomo, La Gazzetta dello Sport e Sky.
AliCè ha inaugurato il 7 aprile Cave of Tales, una cantina di storie, come ci suggerisce il titolo, o meglio, come il curatore Giorgio de Finis ama definirla, una grotta preistorica del Terzo Millennio. Dopo il Cabinet of Natural History di Lucamaleonte, la Chinese Room di Diamond e il Sancta Sanctoroom di Mr. Klevra e omino71, è il momento di una street artist donna, che ci accompagna attraverso un sogno visionario. Come coreografia, un contesto urbano abitato da storie, sentimenti e persone, il tutto in una penombra che si avvicina forse verso l’alba o il crepuscolo: un tempo indefinito e sospeso.
Il visitatore si immerge in una vera e propria boccia di pesciolini rossi che vivono in una città notturna, labirintica e nascosta. Appena si esce dall’ascensore, unico mezzo per raggiungere gli spazi della mostra, si è avvolti dai colori scuri e tenebrosi di un viaggio notturno, già cominciato. Macchine, passanti, volti, bambine, parole e due giganteschi occhi che ti osservano, così come la città ti osserva mentre la percorri e la vivi.
Ci sembra di essere proiettati nel bel mezzo di un film e il visitatore diventa spettatore immobile del suo divenire, come se l’artista ci volesse trasportare nel suo sogno e noi fossimo semplicemente rapiti e affascinati da questo racconto per immagini. Ipnotizzati come se stessimo vivendo in un deja vù. Dall’inconscio di AliCè emergono volti di bambine, occhi che scrutano e pesciolini rossi, unici elementi colorati di un potente rosso vivace in forte contrasto con i colori scuri della penombra notturna. «Lavorare sotto l’acquario romano mi ha dato da subito l’idea dell’immersione: ho immaginato una città nel suo dormiveglia», ha dichiarato l’artista.
Cave of Tales di Alice Pasquini
-1 art gallery – Casa dell’Architettura, piazza Manfredo Fanti 47, Roma
17 aprile-30 agosto 2013
Per ulteriori informazioni visitare il sito www.casadellarchitettura.it
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