“Gaspar van Wittel: i disegni”: la collezione della Biblioteca Nazionale
di Claudia Farini / 11 giugno 2013
Dal 17 aprile è in corso presso la Biblioteca Nazionale di Roma la mostra curata da Margherita Breccia Fratadocchi e Paola Puglisi, dedicata alla produzione grafica dell’artista Gaspar van Wittel, indagata attraverso 52 disegni di sua mano che costituiscono una delle più prestigiose raccolte della Sezione Stampe e Disegni dell’istituto romano.
All’acquisizione dei preziosi fogli risalente al 1893 e alla personalità dell’allora direttore Domenico Gnoli, che se ne occupò, è dedicata una prima parte introduttiva al percorso espositivo, che non manca di accennare anche a Giuliano Briganti e al suo fondamentale studio monografico del 1966 sull’operato del pittore olandese. Ed è proprio rifacendosi all’impostazione del lavoro di Briganti che l’esposizione sceglie di presentare il materiale suddividendolo in quattro sezioni, “Vedute di Roma”, “Vedute dei dintorni di Roma”, “Vedute di altre città” e “Vedute diverse o ideate”, proponendo talvolta, accanto ai disegni, olii e tempere dell’artista concessi per l’occasione da numerose strutture tra cui l’Accademia di San Luca, alla quale van Wittel fu ammesso nel 1711.
Il celebre pittore nasce ad Amersfoort nel 1653 e giunge in Italia vent’anni dopo, al seguito di un ingegnere idraulico suo connazionale, per eseguire dei rilievi topografici sul corso del Tevere, nel contesto di un progetto finalizzato a renderne navigabili le acque. Da questo momento il soggetto ricorrerà frequentemente nei dipinti di van Wittel, che nel frattempo passa dalle ricerche topografiche alle vedute che ritraggono appunto le rive del fiume, ma anche i ponti, i palazzi, le ville, i monumenti e le vaste distese di Roma, e non solo. I disegni in mostra raccontano i suoi numerosi viaggi lungo la penisola; attraversa la campagna romana fissando sul foglio e successivamente sulla tela i giardini della Villa Aldobrandini di Frascati e i suoi campi, l’abbazia di Grottaferrata, la vista della cittadina di Marino da Villa Colonna, e poi Venezia, Bologna, Firenze e Napoli, lungo uno dei tanti percorsi possibili agli albori del Grand Tour.
Inoltre, questi disegni raccontano la nascita delle pitture, permettendo di spiare i tratti indecisi, le idee per i colori da utilizzare fissate negli appunti veloci presi a margine, la costruzione proporzionale con la quadrettatura, necessaria per il passaggio dal disegno al dipinto.
L’evento offre la possibilità di conoscere il lato più inconsueto dell’operato di uno dei padri del vedutismo, che in Italia guadagnò vasto spazio nell’ambito della produzione pittorica del Settecento, soprattutto tra i veneti, sfiorando la tematica molto dibattuta ed estremamente significativa dell’influenza dell’arte nordica più peculiarmente descrittiva sul contesto italiano.
Fino al 13 luglio sarà quindi disponibile al pubblico, completamente gratuita, una delle più interessanti collezioni della biblioteca romana, esposta per la prima volta nella sua interezza, affiancata inoltre da una riproduzione su computer dei disegni, volta a consentire una più accurata osservazione dei dettagli grafici.
Gaspar van Wittel: i disegni. La collezione della Biblioteca Nazionale di Roma.
Biblioteca Nazionale di Roma, viale Castro Pretorio 105
17 aprile – 13 luglio 2013
Per ulteriori informazioni visitare il sito http://www.bncrm.librari.beniculturali.it/
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