Al via la seconda edizione del Roma Fringe Festival
Pronta a partire la seconda edizione del Roma Fringe Festival, che torna in scena dal 15 giugno al 14 luglio nella cornice di Villa Mercede a Roma per la sua seconda edizione.
Fringe, come frangia, periferia, ghetto e margine, per l’appendice romana del circuito teatrale internazionale che fa capo al World Fringe Network, la rete mondiale del teatro indipendente che finalmente lo scorso anno è approdata anche nel nostro Paese.
L’idea del Fringe è antica e nasce nel 1947 in Scozia quando otto compagnie teatrali scartate dal Festival Internazionale di Edimburgo decisero di andare comunque in scena e di dar vita a una rassegnadi spettacoli autoprodotti. L’unica forma di dipendenza delle compagnie doveva essere quella verso il loro pubblico.
«Il Fringe è teatro OFF a portata di persona», spiega a Flanerí Davide Ambrogi, il trentaquattrenne direttore artistico e importatore del progetto in Italia, «perché la definizione OFF non identifica un genere, ritenuto erroneamente di nicchia, ma una modalità: che è indipendente, libera dai meccanismi commerciali, di alta qualità e con prezzi per tutte le tasche».
La splendida villa romana di via Tiburtina nel cuore del quartiere San Lorenzo si trasformerà, dunque, per un mese, nella città del teatro indie, un villaggio che potremmo definire “proto-shakespeariano”, con tre palcoscenici per altrettanti spettacoli quotidiani e duecentoquaranta repliche in trenta giorni, in uno spazio aperto dove tra una passeggiata e una birra si potrà assistere a rappresentazioni con compagnie che arrivano da tutta Italia. «Sono settantadue quest’anno», spiega Ambrogi, «in più ci saranno ospiti da New York, Londra e Stoccolma che metteranno in scena i rispettivi spettacoli in intere giornate a loro dedicate».
Ogni ensemble di attori che salirà sui palchi del Fringe ha partecipato a un bando e versato una quota, che andrà a finanziare l’intera loro esibizione dal punto di vista tecnico: «Ogni compagnia alla fine riscuoterà l’intero incasso della sua perfomance», precisa Ambrogi, che poi ci anticipa alcuni contenuti della programmazione: «Molto più sociale e attualità rispetto allo scorso anno: dal No TAV a uno spettacolo sulla questione femminile, fino ad arrivare a una pièce dal titolo “Dietro ai tuoi passi” scritta da Giovanni Impastato, fratello di Peppino, il giornalista siciliano ucciso dalla mafia a Cinisi nel 1978».
Una giuria mista, formata dal pubblico presente e da giornalisti, addetti ai lavori e direttori artistici di importanti teatri e case di produzione, voterà ogni singola perfomance decretando un vincente ogni fine settimana: «Fino all’ultima domenica quando si esibiranno i quattro vincenti e si decreterà la compagnia trionfatrice che quest’anno verrà premiata con la partecipazione al Festival di New York», spiega Ambrogi. «Ed è proprio negli USA che ho conosciuto la World Fringe Community: una realtà che da Sidney a Jakarta, da Curitiba a Seul, dalla Nuova Zelanda a Praga e Amsterdam è oggi nelle maggiori capitali al mondo, ma fino allo scorso anno non in Italia. Dopo Roma sono arrivate infatti Napoli e Torino».
Per maggiori informazioni:
www.worldfestivalnet.com
http://fringeitalia.it/
http://www.romafringefestival.net