“Lezioni d’amore”, a cura di Ginevra Bompiani e David Riondino
di Alice Lucchiaro / 26 novembre 2013
Siamo più di sette miliardi di individui su questo pianeta e si potrebbe dire che altrettanti siano i modi esistenti di concepire e vivere l’amore. Dovrebbe essere ormai indubbio che è inutile cadere nella tentazione di ingabbiare in una definizione assiomatica un sentimento talmente complesso, mutevole e soggettivo. Eppure è l’eterna storia dell’essere umano trovare modi e mezzi, più o meno vari o inconsueti a seconda del momento e delle circostanze, per capirne di più su ciò che al di sopra di ogni cosa attrae e fa paura, quell’inevitabile «desiderio fortissimo di formare relazioni affettive e di non esserne vincolati» allo stesso tempo.
Avere tra le mani Lezioni d’amore (Nottetempo, 2013) significa avere la possibilità di assistere in un’unica volta a dieci incontri con dieci scrittori che in un teatro di Roma hanno parlato e dibattuto d’amore con il pubblico presente alla loro lezione. Dieci sono anche le diverse prospettive da cui si è guardato a questo composito sentimento e alle sue più comuni e coinvolgenti sfaccettature.
Desiderio, passione, amore platonico, gelosia, disamore, seduzione, tradimento sono alcune delle declinazioni della parola più ovvia e impegnativa che tutti conosciamo e che hanno provato a interpretare o raccontare in base alla propria esperienza Sandro Veronesi, Concita De Gregorio, Barbara Alberti, Luciana Castellina, Vittorio Lingiardi, Giuseppina Torregrossa, Gabriella Caramore, Gianrico Carofiglio, Franca Valeri e Alfonso Berardinelli. Come spiega nell’introduzione Ginevra Bompiani, curatrice delle lezioni insieme a David Riondino, il risultato di questi dieci incontri che si sono svolti nell’autunno del 2012 è stato un dialogo ricco, brillante e anche spiritoso tra pubblico e relatori, catturato e riportato successivamente nelle pagine di questo libro.
Molto interessante, inoltre, l’idea evidenziata dalla stessa curatrice di un nuovo modo di fare editoria, un’editoria che Riondino definisce «on stage», risultato diretto di un momento di partecipazione collettiva a un dialogo, una riflessione e non un semplice prodotto consegnato nelle mani di un destinatario mai coinvolto nella discussione.
Non spaventatevi, dunque. Lezioni d’amore non è il solito manuale di auto-aiuto o auto-flagellazione per curare le proprie pene d’amore o prepararsi al matrimonio perfetto. È piuttosto l’occasione per capire che cosa implica vivere questo sentimento prendendo spunto dai diversi punti di vista degli scrittori che sono intervenuti, ciascuno con la propria interpretazione o visione critica, di sicuro mai banale o scontata. Leggendo questi testi capiterà anche di considerare alcuni aspetti dell’amore in un modo nuovo o inaspettato. Mi riferisco, per esempio, all’idea e all’originale definizione di disamore suggerita da Concita De Gregorio, allo sguardo intelligente e ironico di Franca Valeri nel parlare di tradimento o, ancora, alla scelta di Luciana Castellina di occuparsi della passione amorosa citando, per cominciare, un’enciclica di Papa Ratzinger.
Insomma, per quanto impossibile sia capire «di cosa parliamo quando parliamo d’amore», qualche lezione sul tema può essere utile a tutti, ancor più quando l’ascolto delle opinioni altrui risulta piacevole e al di fuori dai soliti schemi. Romantici, cinici, illusi e disillusi si facciano avanti, c’è per tutti un assaggio. Poi, si sa, l’unico modo per capirne davvero qualcosa è caderne vittima, tenendo sempre a mente che si tratta della più bella illusione di questa nostra vita.
(AA.VV., Lezioni d’amore, a cura di Ginevra Bompiani e David Riondino, Nottetempo, 2013, pp. 268, euro 16)
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