La collana I Lucci di Indiana
di Serena Agresti / 18 febbraio 2014
«Letteratura pura». È questo il sottotitolo di I Lucci, la collana di Indiana Editore che prendiamo in analisi questo mese. Là dove appare più ambizioso il termine “letteratura” che l’aggettivo “pura” – di questi tempi infatti sarebbe preferibile parlare di “narrativa”, “saggistica” o “poesia” per lo meno in Italia, e se si osa vuol dire che si hanno idee ben precise.
Una collana coraggiosa, dunque, I Lucci, la cui linea da tracciare deve risultare ben chiara. La scia, anzi, visto che parliamo di lucci, pesci tra i più prelibati ma anche tra i più voraci d’acqua dolce.
L’esordio è forte e spavaldo. È il febbraio 2012 quando Indiana pubblica La dissoluzione familiare, di Enrico Macioci: uno sguardo allegorico sul terremoto dell’Aquila che unisce testi onirici, a tratti con la cupezza dell’incubo, a illustrazioni a mo’ di appunti lunghi i margini della pagina .
Seguono un interessante recupero di racconti del noto “cannibale” Matteo Galiazzo, finito per sua volontà nel dimenticatoio, raccolti nel volume Sinapsi. Opere postume di un autore ancora in vita, e il romanzo d’esordio di una giovane autrice italiana, Eleonora C. Caruso, dal titolo Comunque vada non importa.
Quando ormai la scia sembra evidente ecco un buon colpo: Mappe e leggende, una raccolta di saggi sulla letteratura del premio Pulitzer Michael Chabon, autore del noto Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay (Rizzoli, 2001).
Poi il turno nuovamente di un italiano: Marco Lazzarotto con Il ministero della bellezza, a cui dopo poco si aggiungerà Paola Ronco con La luce che illumina il mondo.
Lydia Millet con Cosa sognano i morti è un altro colpo da Pulitzer, o quasi, visto che l’autrice è stata finalista del prestigioso premio nel 2010.
L’ultimo titolo in ordine cronologico è Adulterio in America Latina, del canadese Clancy Martin, dalla copertina accattivante ai limiti dell’ipnosi.
Come consiglio finale, elenchiamo di seguito tutti i titoli da noi recensiti, in modo che voi stessi possiate scegliere il “luccio” che più preferite:
– Comunque vada non importa di Eleonora C. Caruso
– Mappe e leggende di Michael Chabon
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