“Storie di uomini e di libri” di Gian Carlo Ferretti e Giulia Iannuzzi
di Antonio D’Ambrosio / 9 gennaio 2015
È possibile racchiudere in sole 297 pagine tutte le collane che hanno scritto la storia dell’editoria letteraria italiana? Secondo Gian Carlo Ferretti e Giulia Iannuzzi decisamente sì. E ce ne hanno dato prova in un saggio dal titolo emblematico, Storie di uomini e di libri. L’editoria letteraria italiana attraverso le sue collane (minimum fax, 2014), legando quindi indissolubilmente la vita e il lavoro di chi fatica dietro le quinte del meccanismo editoriale.
Ma a ben guardare, piuttosto che di un saggio pare si tratti di un vero e proprio museo editoriale, un dizionario 4fil cui criterio organizzativo non è alfabetico, bensì cronologico; intelligentemente scandito in 45 capitoli agili e di facile lettura –per niente prolissi – ognuno dei quali racconta una collana. Sfilano quelle «ritenute più significative e funzionali per l’impostazione di partenza» e che hanno dominato la cultura letteraria italiana dalla fine dell’Ottocento a oggi: si parte dalla Biblioteca amena di Emilio Treves per arrivare a Stile Libero di casa Einaudi. Ogni capitolo, oltre alla descrizione della collana, contiene una «scheda», sintetica carta d’identità che riassume le informazioni principali, corredata da una bibliografia essenziale.
È questa la sede adatta in cui, ad esempio, si possono ripercorrere le origini dei Gialli Mondadori, i quali avranno tanta fortuna che il romanzo poliziesco in italiano assumerà il nome di giallo. Inaugurati nel 1929, sarà loro affibbiata la denominazione I Libri Gialli o per il colore del cartoncino della prima bozza di copertina, o per far pendant con nomi di altre collane della stessa Casa, come I libri azzurri e I libri verdi. Chiuderanno nel 1941 per ordine del regime fascista. Ingenti le perdite per Mondadori, compensate tuttavia con da I Romanzi della Palma, collana di traduzioni di autori angloamericani, distribuita sia in edicola sia in libreria, dalla vocazione prettamente popolare (il prezzo di copertina era di sole 3 lire).
E non si vogliono ora ricordare Corona di Bompiani e I Gettoni di Einaudi (entrambe dirette da Elio Vittorini); I Coralli (la storica collana che nasce nel 1947 e chiuderà nel 1976, per poi riaprire nel 1993 col nome I Coralli Nuova Serie) e Centopagine einaudiane; Poesia di Neri Pozza; la preziosissima collana mondadoriana I Meridiani inaugurata nel 1969 da Vittorio Sereni con l’opera omnia di Giuseppe Ungaretti; la Collana Praghese di Edizioni e/o e Transeuropa, che da collana di Il lavoro editoriale diventa casa editrice.
Ma perché fare una storia editoriale proprio attraverso le collane? Non bastano più le storie generali dell’editoria? Esplicitano a tal proposito gli autori: «raccontare la storia dell’editoria letteraria italiana per collane a partire dal primo Novecento significa anzitutto valorizzarle come espressioni di politiche, pratiche, orientamenti delle rispettive case editrici in quegli stessi decenni: ciascuna collana è intesa come parte integrante dell’identità della Casa e della sua storia. Le collane in sostanza possono fare storia da sole, con la concretezza dei loro autori e direttori, opere e valori».
Questo libro insomma è una conchiglia che custodisce tutte le perle dell’editoria italiana. Sta solo al lettore schiuderla per apprezzarne il valore.
(Gian Carlo Ferretti, Giulia Iannuzzi, Storie di uomini e di libri. L’editoria letteraria italiana attraverso le sue collane, minimum fax, Roma, 2014, pp. 318, euro 13)
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