Cannes 2015 – Il Palmares
25 maggio 2015
È grande la delusione in Italia all’indomani dell’annuncio dei vincitori dei premi alla 68.ma edizione del Festival di Cannes. C’era grande attesa per i tre italiani ammessi al concorso ufficiale. Tre nomi di spicco, i più importanti, probabilmente, del cinema italiano di oggi. Autori già apprezzati e premiati sulla Croisette. Invece, Matteo Garrone, Nanni Moretti e Paolo Sorrentino sono tornati a casa a mani vuote nonostante le ottime accoglienze riservate ai loro film sia al Festival che dalla stampa internazionale. Il racconto dei racconti, Mia madre e Youth – La giovinezza sono stati acclamati da più parti e fino a ieri mattina alcune testate davano la Palma d’Oro come un testa a testa tra Moretti e Sorrentino.
È andata in maniera molto diversa e ora ci sarà da riflettere. Le polemiche non mancheranno, anche perché la Francia ha di fatto deciso di premiare se stessa (sì, la giuria è internazionale e quest’anno era presieduta dai Fratelli Cohen, ma l’impressione rimane), andando a vedere l’elenco dei premiati, e questo autorizza anche a qualche retropensiero malizioso sul reale merito dei film vincitori. Questa edizione, poi, è comunemente ritenuta una delle più scialbe degli ultimi anni per qualità dei film proposti. I veri guizzi li hanno fatti i film fuori concorso, in particolare Inside Out della Pixar (di nuovo ai suoi altissimi livelli) e il rutilante Mad Max – Fury Road, autentico capolavoro di cinema d’azione, mentre tra i film che si è deciso di premiare solo il riconoscimento per il miglior attore e i due premi della giuria hanno trovato pienamente d’accordo i commentatori.
Rimane comunque il fallimento della brigata italiana (a cui si deve aggiungere Louisiana – The Other Side di Roberto Minervini nella sezione Un Certain Regard, probabilmente il film – e l’autore – che più di tutti tra i quattro avrebbe meritato un premio) che, comunque, si sta rifacendo già al botteghino: in quattro giorni di programmazione, Youth ha incassato già più di due milioni e mezzo di euro, mentre Garrone ha raccolto circa un altro milione e Moretti, a quasi un mese ormai dall’uscita nelle sale, ha chiamato al cinema più di trentamila spettatori. Bisognerà vedere se i tre film italiani riusciranno a trasformare la buona accoglienza della critica in un ritorno di pubblico anche sui mercati internazionali. Tutti e tre sono già stati acquistati per la distribuzione in Francia, mentre per le sale statunitensi si è in attesa di distributori.
C’è da aggiungere che non sempre l’assenza di premi a Cannes è stata sinonimo di fallimento per il cinema italiano. Il caso più recente riguarda proprio Sorrentino e La grande bellezza: uscita da Cannes senza premi, la storia di Jep Gambardella ha raccolto premi in tutto il mondo fino ad arrivare all’Oscar per il miglior film straniero.
I premiati:
• Palma d’Oro Jacques Audiard per Dheepan
• Miglior regia Hou Hsiao-Hsien per The assassin
• Miglior attore Vincent Lindon per La loi du marché
• Miglior attrice ex aequo per Rooney Mara (Carol) e Emmanuelle Bercot (Mon roi)
• Miglior sceneggiatura Michel Franco per Chronic
• Premio della giuria Lobster di Yorgos Lanthimos
• Gran Prix speciale della giuria Son of Saul di Laszlo Nemes