“Future Present Past” Dei The Strokes
Un ritorno a metà per la band americana
di Tommaso Di Felice / 1 giugno 2016
Quindi anche i The Strokes ce l’hanno fatta, sono tornati, con un EP, Future Present Past. Un attesissimo ritorno certo, ma piuttosto strano ed incompresibile per altri versi: la band americana non pubblicava un EP dal lontano 2001, l’anno di The Modern Age con i suoi quasi dodici minuti stonati e magnifici, “Last Night” come prima hit da classifica e quelle chitarre un po’ per conto loro. Nel mezzo, i primi successi di Is this It , seguita da “Reptilia” e “You Only Live Once”, le conferme di Angles e Comedown Machine. Poi sono scomparsi per tre anni, distratti dai progetti paralleli e slegati dagli obblighi contrattuali. Ergo, non ci si può fidare dei The Strokes, considerati da molti dei geniali pigroni. Sembra quasi che la loro musica sia improvvisata e nata lì per caso, una bellezza estemporanea e fuori dal normale.
Fatto sta che qualche giorno fa tirano fuori dal cilindro questo Future Present Past, pubblicato dall’etichetta indipendente del frontman Casablancas. E fin qui tanto di cappello, una scelta insolita e rischiosa.
Appena tre brani, quattro se vogliamo includere il remix del batterista Fabrizio Moretti. “Drag Queen” risente degli influssi post–punk e new wave: l’apertura ci porta dritti agli anni Ottanta ma alla fine annoia per la lunghezza e la poca originalità. Diversa “OBLIVIUS”, il pezzo più curioso e che in teoria è il simbolo del presente, ma anche qui nulla di particolarmente interessante. Chiude “Threat of Joy”, un occhio al passato per questo brano orecchiabile e sfizioso.
Future Present Past è solo il gradito ritorno di una band che ha segnato, in maniera irregolare, gli ultimi 15 anni della musica internazionale. Ma a livello di contenuti c’è ben poco e non stiamo certo parlando della quantità. I The Strokes soffrono di stitichezza musicale e questo lavoro è abbastanza emblematico, non ci resta che sperare in un nuovo album perché questo EP lascia l’amaro in bocca.
LA CRITICA
Future Present Past è un Ep con pochi spunti interessanti, a tratti noioso. Bisogna proprio impegnarsi per annoiare con 20 minuti di musica.
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