effe #6 a LIBRI COME 2017
di Redazione / 14 marzo 2017
Sabato 18 marzo, alle 12, allo Studio 2 dell’Auditorium Parco della Musica, Luca Ricci (scrittore e autore del racconto “La poltrona”) e Dario De Cristofaro (editor di effe) dialogheranno con Davide Orecchio (scrittore e giornalista) di Effe #6, di scouting e di short stories, in occasione dell’VIII edizione di Libri Come, la festa dedicata al libro e alla letteratura prodotta da Fondazione Musica per Roma. Quest’anno il tema della rassegna sarà “Confini”, e non è un caso che la parola chiave del sesto numero di Effe sia il limite. «Limite: dal latino limes, confine, linea terminale o divisoria, livello massimo al di sopra o al di sotto del quale si verifica normalmente un fenomeno, impedimento fisico, umano oppure divino. Questo è il tema del nuovo numero di effe – Periodico di Altre Narratività. Una parola polisemantica come pretesto narrativo per dare vita a nuove storie».
Il volume
effe – Periodico di Altre Narratività è un volume semestrale di narrativa inedita illustrata, realizzata in collaborazione con lo studio editoriale 42Linee. Ogni numero contiene racconti di autori noti e di esordienti, insieme alle illustrazioni di giovani creativi della scena italiana contemporanea. In questa prima uscita del 2017 (#6), a tiratura limitata, sono presenti, tra gli altri, i racconti di Paolo Cognetti e Luca Ricci, due voci tra le più interessanti della narrativa italiana contemporanea.
L’autore
Luca Ricci è nato a Pisa nel 1974 e vive a Roma. Nel 2005 ha scritto Il piede nel letto (Alacran, Premio Cocito Montà d’Alba), nel 2006 L’amore e altre forme d’odio (Giulio Einaudi Editore, Premio Chiara), nel 2008 La persecuzione del rigorista (Einaudi), nel 2009 Come scrivere un best seller in 57 giorni (Editori Laterza), nel 2012 Mabel dice sì (Einaudi), nel 2013 Ferragosto addio! (Einaudi), nel 2014 Fantasmi dell’aldiquà (La scuola di Pitagora), nel 2015 Lo strano caso della libreria antiquaria (I Corsivi del Corriere della Sera), nel 2017 I difetti fondamentali (Rizzoli). Da molti anni tiene corsi di scrittura per la Scuola Holden e per la Scuola del libro. Il critico Andrea Cortellessa l’ha definito «il virtuoso più consumato della tecnica del racconto oggi in Italia».
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