Antitaccheggio

di / 1 febbraio 2020

Cover di Piccole Apocalissi di Livio Santoro

Orecchie nell’angolo di pagina, graffi in copertina, sedicesimi a stampa sghemba, sottolineature indelebili a penna, per non parlare delle glosse a bordo testo. Carla mal tollerava simili cose. Le davano gli incubi. Infatti, quando dopo la lettura de I topi di Buzzati, tra pagina 122 e 123, trovò la fascetta antitaccheggio nascosta in profondo, quasi nella rilegatura, trasalì. Con cautela provò a eliminare l’obbrobrio e tirò piano dall’orlo l’odiosa striscia, per levarla nel rispetto della carta. A metà lavoro, una colla tenace le impedì di proseguire. E allora decidere fu orribile: lasciare l’indecorosa fascetta visibile, pendula nel libro, o tirarla via con strappo secco e irreparabile strazio del testo? Incollerita, scelse la seconda, e con mano tremante, la striscia tra le dita, fece come si fa col filo di cotone e i denti dei bambini. Ma che oscena lacerazione! E l’enorme squarcio continuava ad allargarsi, corrompendo per sempre pagina 122, 123 e tutto il libro. Carla non ebbe però tempo d’avvilirsi: da quel tremendo buco, nero come latebra, presero a uscire, liberi, i topi del racconto. E, proprio come aveva scritto Buzzati, erano voraci, enormi.

 

 

 

“Antitaccheggio” è tratto dalla raccolta di racconti Piccole Apocalissi di Livio Santoro, pubblicato da Edicola.

Livio Santoro (Spoleto, 1981) è cresciuto a Napoli e lavora come sociologo a Roma. Suoi racconti sono comparsi su: effe – Periodico di Altre Narratività, Nuova Prosa, Achab, Crapula Club e altre riviste. Ha scritto per doppiozero, Quaderni d’Altri Tempi, Flanerí e il lavoro culturale. Dal 2012 è redattore della collana di letteratura latinoamericana Gli eccentrici di Edizioni Arcoiris. Piccole apocalissi è la sua prima raccolta di racconti.

Il volume: Un accumulatore di spazi vuoti da riempire di aspettative, una donna a cui – persi tutti i sensi – rimane solo quello di colpa, un’infausta pace all’origine di una guerra tra corpi, la rivincita del limbo, che diventa ricovero ideale per le anime dei cloni.
Nella dimensione fantastica e bizzarra in cui Santoro mette in scena le proprie apocalissi individuali e collettive si riflettono i desideri più oscuri, le paure più profonde e le ossessioni più distruttive dell’animo umano. Una perfetta sequenza di allucinazioni letterarie dove si respira il senso della fine immanente e dove la parola – sempre accurata, elegante e affilata secondo lo stile della micronarrazione – si fa gioco e detta il ritmo.
Che siano usciti da una fiaba, da un incubo, dalle pieghe del mito o dalla non meno sorprendente quotidianità, i personaggi di Santoro ci mostrano come ogni stagione della vita possa godere di una piccola sorprendente apocalisse.

 

 

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