[Best 2021] In Musica

Il meglio di quest'anno

di / 22 dicembre 2021

Come ogni volta,  rigorosamente in ordine sparso, ecco gli album che abbiamo preferito.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ira, Iosonouncane: Complesso, lunghissimo, monumentale. Album italiano del 2021 per distacco, l’artista sardo conferma di avere pochi eguali dalle nostre parti. Ascolto necessario.

Forme complesseFine Before You Came: Non i FBYC a cui siamo abituati.Album più cerebrale, che lavora per sottrazione. Più melodico e cantautorale rispetto al passato, il gruppo tanto caro a Niccolò Contessa tira fuori qualcosa di veramente importante.

 

Hey What, Low: La carriera del duo americano è incredibile. Dopo trent’anni di album scrivono un lavoro clamoroso, sperimentale, intimo. Uno dei picchi dei coniugi Mimi Parker e Alan Sparhawk.

A Way Forward, Nation of Language: non è la ripresa degli anni ’80, sono gli anni ’20 che si trasformano negli anni ’80. Il trio americano scrive un album bellissimo che spazia dai Kraftwerk ai New Order, passa per gli Interpol di Turn On The Bright Lights  e arriva a noi.

For The First Time, Black Country, New Road: post rock, jazz, avant rock, post punk. Ci vuole un po’ di tempo per metabolizzare il quantitativo di input che arrivano da quest’album, ma è qualcosa di potente che trasuda vita. Difficile non perdersi nel dedalo costruito dal settetto inglese.

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