Salve
di Francesco Bove / 29 giugno 2011
Dato Magradze è pressoché sconosciuto nel nostro paese eppure è un poeta di spessore, lucido e di successo. “Salve” è la sua prima raccolta di poesie tradotta in Italia ed è la prima vera occasione per conoscere il più grande poeta contemporaneo georgiano.
“Salve” è un testo omogeneo, che ha come leitmotiv la patria e Dio, e le liriche di Magradze testimoniano un periodo storico preciso, ricordano i limiti dell'uomo e suggeriscono strade, percorsi da affrontare, la necessità storica di portare avanti nuove battaglie per non morire dominati dal potere e dalla corruzione.
L'“ethos” di Magradze si evince sin dai primi versi, la Georgia è veramente il posto dove vivere per il poeta al punto da comporre addirittura un inno nazionale per il proprio paese.
Un autore che, al di là delle profonde differenze di stile, ricorda Louis Brauquier, non ancora tradotto in Italia, ma che, al pari del collega georgiano, cantava Marsiglia ricorrendo alla memoria.
Il merito va tutto alla casa editrice La Lontra, piccola realtà editoriale genovese che ha voluto fortemente pubblicare l'opera di maggior successo di pubblico e critica dell'autore georgiano.
Nato a Tbilisi nel 1962, laureato in filologia, Magradze ha ricevuto la medaglia d'oro di Miglior scrittore dell'anno da parte del Consiglio di esperti e scienziati del Dizionario biografico di Cambridge e, tra i vari, è stato insignito del Premio Statale nell'Ambito letterario nel 2005 per la collana “Salve”.
Attraverso le angherie e le sciagure del popolo georgiano, Magradze parla di sé, d'amore per un popolo e per un ideale di donna (molto bella “Cherchez le femme”, espressione di derivazione dumasiana) e, grazie all'ottima traduzione di Nunu Geladze, oggi possiamo apprezzare questi versi, annusare gli odori di una nazione a noi piuttosto sconosciuta integrandoci con un popolo a noi idealmente molto vicino.
Recentemente candidato al Premio Nobel per la letteratura 2011, l'ex ministro della cultura della Repubblica della Georgia meriterebbe la giusta attenzione in Italia perché è in grado di bilanciare con le sue liriche i valori umani con quelli politico-sociali e le sue parole entusiasmano perché aprono su un mondo, che è quello del poeta, irradiando il lettore di luce e calore.
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