“A Young’s Doctor Notebook”, la piccola perla di Sky Arts

di / 23 gennaio 2013

[Attenzione, questo articolo contiene spoiler su una serie inedita in Italia]

Si diffonde a macchia d’olio la pratica da parte di cinema e televisione di spostare l’attenzione da progetti originali ad adattamenti di libri o fumetti. Se spesso si tratta di grandi successi pronti a sfondare anche sul grande e piccolo schermo, in alcuni casi è il puro interesse per una particolare opera a motivare la produzione.

In Gran Bretagna, Sky Arts ha portato sotto l’albero di Natale di molti telespettatori A Young Doctor’s Notebook, mini-serie ispirata alla raccolta di racconti dello scrittore russo Mikhail Bulgakov. Giunto in Italia come I racconti di un giovane medico, il libro, fortemente autobiografico, narra le vicende del dottor Bomgard (neo-laureato in medicina) in un ospedale situato in piena campagna, lontano da qualsiasi centro abitato. Il giovane medico dovrà fare i conti con tutti i disagi e i problemi dovuti al passaggio dall’università alla dura realtà che lo costringerà a far fronte alle più disparate emergenze, per le quali spesso, almeno nei primi tempi, si renderà conto di essere impreparato.

La mini-serie – solo 4 episodi per una durata totale di un’ora e mezza circa – si fa forte di due grandi fan delle opere di Bulgakov come protagonisti nel ruolo del vecchio dottore che rilegge i suoi appunti di gioventù e la sua controparte appena giunta all’ospedale: se il primo dei due è Jon Hamm (il Don Draper della pluri-premiata serie Mad Men), il secondo è addirittura Daniel Radcliffe, ormai famoso in tutto il mondo per aver interpretato Harry Potter nella saga tratta della opere di J.K. Rowling.

Proprio su quest’ultimo erano concentrate le maggiori attenzioni: dopo il successo planetario al cinema ci si è spesso chiesti se fosse stato capace di togliersi di dosso l’etichetta di giovane mago che sembrava tatuata addosso come una seconda pelle. Dopo un primo tentativo nel film The Woman In Black, Radcliffe ha deciso di lanciarsi questa avventura anche per cercare di dimostrare il suo valore come attore.

La rampa di lancio è sicuramente un’opera piuttosto controversa, che attinge intanto a eventi molto lontani sia nello spazio (come già accennato) sia nel tempo, riportandoci alla Russia dei primi decenni del ventesimo secolo, ormai a un passo dalla rivoluzione, che però non avrà alcun ruolo almeno nell’adattamento televisivo.

La vena umoristica quasi grottesca e una vivida rappresentazione delle operazioni chirurgiche del periodo rendono A Young Doctor’s Notebook un prodotto per palati fini, sinceramente sconsigliato agli spettatori più sensibili o impressionabili. Non tutti, infatti, potrebbero essere pronti a “gustarsi” la scena dell’amputazione della gamba di una piccola bambina realizzata con una sega smussata, pur trattandosi di completa finzione (almeno in televisione, non scordiamoci comunque della base reale da cui sono tratti tutti i racconti).

Parallelamente, verrà trattato anche il tema della difficoltà di sopravvivere in un luogo così sperduto e senza svago alcuno, il triste presupposto che spingerà il giovane dottore nel tunnel della morfina e della conseguente dipendenza. Sarà proprio lo stacco tra Radcliffe e Hamm, tra la spensieratezza e la delusione, tra l’intraprendenza e la rassegnazione segnata sul volto del “vecchio” costretto a firmare ricette al posto dei suoi colleghi dell’ospedale ormai morti per recuperare una dose in più, a segnare tutti gli episodi. Un crescendo fino al finale in cui il passato e il presente cominceranno a farsi vicini, lasciandoci l’incognita di cosa potrà accadere nel frattempo.

Proprio dopo aver visto l’ultimo episodio, molti spettatori si sono augurati di ricevere la notizia di un rinnovo per una seconda stagione (ancora in bilico), sia per sapere di più dopo quanto visto, sia perché quest’ora e mezza è sembrata fin troppo poco per un esperimento sicuramente ben riuscito come questo. A sottolineare la bontà del lavoro c’è sicuramente l’ottima prova davanti alle telecamere di Radcliffe, decisamente a suo agio nel ruolo di giovane dottore e sempre all’altezza della situazione, sinceramente lontano da Harry Potter e forse pronto per lanciarsi verso il prosieguo della sua carriera.

Per tutti gli stomaci forti la visione di A Young Dcotor’s Notebook è fortemente consigliata, proprio per la sua grande carica emozionale nascosta da un velo di ironia. Un prodotto interessante di cui si sentiva il bisogno dopo la visione, augurandoci che possa arrivare presto anche in Italia, magari grazie a Sky Arte HD, uno dei nuovi canali satellitari nato recentemente.
 

  • condividi:

Comments

News

effe

“effe – Periodico di altre narratività” numero dieci

“effe – Periodico di altre narratività” numero dieci

Archivio