“Discover Summer Fest” al Rec di Castel Gandolfo

8 luglio 2013

Il quattro e il cinque luglio al Rec di Castel Gandolfo, pochi chilometri a sud di Roma, si è svolto il primo Discover Summer Fest, una due giorni di musica emergente, ideato da Matteo Rotondi e patrocinato dal MEI, meeting delle etichette indipendenti (Discover sarà presentato infatti a fine settembre a Faenza), con le collaborazioni di Exitwell, Cutpress, Radio libera tutti, Effetti di clara, L’urlo.

L’idea nasce dalla necessità di creare una rete capillare tra musicisti, cercando di dar vita a una sorta di collettivo in cui ogni gruppo possa contare sull’appoggio di altri gruppi e viceversa. Come dice Matteo Rotondi in un’intervista rilasciata a Keepon: «Lo spirito delle band di Discover è assolutamente collaborativo. Le band suonano insieme, fanno reciprocamente delle guest, si prestano gli amplificatori, si scambiano i contatti per trovare live e, soprattutto, vanno gli uni ai concerti degli altri e si sostengono a vicenda. Perché se si lavora insieme e si fa squadra, il successo dell’uno diventa successo dell’altro». 

Un progetto coraggioso, tirato su senza soldi, ma con la passione di un gruppo di ragazzi che cerca di pensare in grande e che prova a non coltivare unicamente i propri interessi. Un’idea di collettività affascinante, da cui possono svilupparsi progetti importanti.

La prima serata si apre con gli Unminutodisilenzio, gruppo forse ancora un po’ acerbo che potrebbe disfarsi dell’influenza ingombrante di Godano; si passa per i Presidenti a tempo perso: chitarre acide che si alternano a momenti Baustelle inizio carriera. Poi i Koo, con le loro spruzzate power-pop e hard-core.

Gli almanoir, momento più alto della serata, propongono quattro pezzi dal loro Ep The bridge, tra cui la cover di “If” dei Pink Floyd. Una voce femminile che non ha paura di provare a giocare sui campi di proprietà della Gibbons.

Infine l’headline della serata, gaLoni, un mix tra Niccolò Fabi e un Vasco Brondi scappato dalla città per rifugiarsi in campagna.

In tutto questo, il Rec è un bel locale con delle ampie porte che danno direttamente sulla strada: è un concerto al chiuso, ma in realtà si può ascoltare e guardare benissimo da fuori, godendo così del fresco che arriva dal lago.

La seconda serata parte con i Valuna, dove su un tappeto post-rock si muove la voce di un Alberto Ferrari un po’ incerto. Subito dopo, in successione, salgono sul palco i Camelias Garden, con il loro folk e l’aspetto à la Midlake, e i Runa Radio: notevole impatto, una sorta di versione speedcore dei Gang.

Prima di The Niro, ospite d’eccezione e ultimo artista a esibirsi proponendo vecchi successi – “Liar” –  e lavori recenti, i WrongOnYou, vera perla del festival: il duo dei Castelli ipnotizza gli spettatori con un’esibizione di livello superiore, tra suoni acustici, e-bow, drum-machine e vocoder; e la sagoma di Bon Iver  pronta ad accudirli. Un talento cristallino molto raro.

Discover non è solo un festival, ma uno staff che d’ora in poi organizzerà eventi tra cui rassegne periodiche, singoli concerti, e sicuramente la seconda edizione del Summer Fest che, se tutto andrà bene, si svolgerà l’anno prossimo all’aperto.

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