La collana Compagnia Extra di Quodlibet
di Vanessa Palmiero / 16 ottobre 2013
Compagnia Extra è «una banda di pensiero». Così Ermanno Cavazzoni e Jeran Talon descrivono la collana nata nel 2008. Da Gianni Celati a Paolo Nori, da Kafka a Perec e Puskin: un immaginario condiviso, ma difficile da individuare tra le foschie della narrativa contemporanea. Davanti al sentiero che si fa scosceso nel territorio opulento della Letteratura, la compagnia di autori così riunita può percorre un’altra strada, comune e surreale, rinvigorendo la potenza delle opere con nuove traduzioni, apparati critici di alto valore che evidenziano eredità letterarie a volte dimenticate.
Nella galleria di personaggi sghembi e grotteschi c’è posto anche per Fellini. Curato da Cavazzoni, Il viaggio di G. Mastorna si presenta come una narrazione continua di un soggetto che il regista non riuscì a mettere in scena (un film sull’aldilà immaginato come il viaggio di Dante nella Divina Commedia). In linea con la volontà di arricchire i testi di informazioni e approfondimenti, nella prefazione di Vincenzo Mollica il lettore scopre aneddoti e peripezie che riguardano la pellicola mai girata.
La produzione artistica di questa collana lega letteratura straniera e italiana con l’obiettivo di costituire una compagine caratterizzata dallo spirito ariostesco, fantasioso, di apertura al mondo. Questa visione si rispecchia anche nella scelta di trasformare lo spazio bianco delle copertine in un luogo dedicato alle illustrazioni e predisposto quindi alla creatività.
Nei cinque anni di attività, la collana ha già all’attivo 35 titoli che testimoniano un flusso ininterrotto di contributi artistici differenti ripescati nel continuum storico e accesi di nuova luce. Come già notato da Cristiana Saporito nella precedente presentazione della casa editrice, la parola Quodlibet ha diversi significati, ma il progetto editoriale sembra suggerire soprattutto l’idea di «una tessitura di melodie eterogenee».
E la presenza di Cavazzoni nella collana è molto viva, non solo perché è egli stesso parte della Compagnia, ma perché il filo conduttore tra le varie opere è il riflesso del suo gusto raffinato e di quel retroterra culturale che affonda le radici nei lontani poemi cavallereschi, nella scrittura in versi, una passeggiata «in carrozza sulle parole, in modo che ti portino loro».
Per conoscere o approfondire il progetto che anima questa collana, vi suggeriamo alcuni titoli:
– Comiche di Gianni Celati (2012): esordio dell’autore, è la storia dell’insegnante Otero Aloysio, alla prese con la pesantezza dell’ambiente scolastico popolato da una galleria di personaggi che tenta di organizzare la cosiddetta dittatura dei maestri;
– Operette ipotetiche di Ugo Cornia (2011): che sarebbe forse un libro di filosofia, se non fosse composto da storie ipotetiche e alternative inventate e campate per aria;
– Album fotografico di Giorgio Manganelli (2010): un percorso per immagini presentato dalla figlia Lietta che ripercorre cronologicamente la vita dello scrittore. A cura di Ermanno Cavazzoni;
– Morti favolose degli antichi di Dino Baldi (2010): morire in modo significativo perché la fine abbia la stessa maestosità dell’inizio. Una raccolta delle morti più esemplari, ambiziose ed elaborate dei personaggi della storia antica.
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