Verso le 5
di Andrea Viviani / 10 giugno 2011
A Primavera inoltrata, nel mio ufficio, di colpo il pomeriggio alle 5 cambia la luce. Di taglio, finalmente diretta, rende la pariglia al neon e ne umilia gli effetti, annichilendolo. [leggi]
di Andrea Viviani / 10 giugno 2011
A Primavera inoltrata, nel mio ufficio, di colpo il pomeriggio alle 5 cambia la luce. Di taglio, finalmente diretta, rende la pariglia al neon e ne umilia gli effetti, annichilendolo. [leggi]
di Andrea Viviani / 9 giugno 2011
C’è, nella scrittura di Mario Massimo, una qualità che va facendosi sempre più rara: l’eleganza. Fatta di scelta accurata di parole, di termini e qualificazioni che sostengono, validano, legittimano e [leggi]
di Andrea Viviani / 4 giugno 2011
Lo stile giornalistico, la cronaca, dovrebbero mitigarlo, l’orrore: non cede, questo volume, alla usa retorica delle descrizioni dettagliate; non indugia nella coniugazione delle sofferenze né declina i casi del patimento [leggi]
di Andrea Viviani / 1 giugno 2011
Di rado gli apparati superano in qualità un testo. E quando accade, di norma è nella saggistica accademica, certo non nella narrativa. Men che meno la narrativa dei mostri sacri, [leggi]
di Andrea Viviani / 26 maggio 2011
Cosa lega i Fo a Boccaccio? A ben leggere e vedere lo stile di pochi altri autori performer e premi Nobel può dirsi boccaccesco come quello dell’insigne Dario. Meno boccaccesco, [leggi]
di Andrea Viviani / 18 maggio 2011
Ho trascorso venti minuti molto belli, smontato da un cocchio che mi ha restituito Cavaliere al senso di me più intimo. In un viale di bianco, di un pomeriggio silente, [leggi]
di Andrea Viviani / 3 maggio 2011
“Vieni a vedere la mostra?”. Su De Andrè, in Facoltà. Mostra “fotografica”. 12, forse 14 pannelli, allestiti a cuneo ascendente sulla gradinata interna che scalacchiocciolando ti porta dove non serve: [leggi]
di Andrea Viviani / 19 aprile 2011
Esiste un titolo doppio, nella pretestuosità degli argomenti. Le più volte li si inanella, fino a ineludibile pausa, a mascherare l’assenza di cose da dirsi. Più raramente, a evitare che [leggi]
di Andrea Viviani / 5 aprile 2011
Perché?! Io capisco se il posto non c’è. Esame, corridoio (cieco, buio e fetido: welcome to Roma Tre), due panche per duecento ragazzi, lo capisco. In fondo è colpa nostra, [leggi]
di Andrea Viviani / 24 marzo 2011
Lo avevo immaginato, che la tua zona fosse diversa dalla mia, ma non così tanto. Avevano parlato per te i tuoi occhi, di un colore tra due noti ma non [leggi]
di Andrea Viviani / 12 marzo 2011
Non te lo aspetti, no? Di prendere uno strappo in romanesco e ritrovarti in una valle bergamasca. Chiariamo: Son due sorelle / Son molto belle e risiedono/studiano/vivono a Roma. Tu [leggi]
di Andrea Viviani / 17 febbraio 2011
“Che fine ha fatto la tua etichetta?”. E mi domando sgomento a quale regola del galateo ho contravvenuto incontrandola, la collega: non l’ho salutata? Non le ho ceduto il passo [leggi]