Estinzione, l’ultimo romanzo di Thomas Bernhard, pubblicato nel 1986 e edito per la prima volta in Italia da Adelphi dieci anni dopo, è un testo doloroso, una sorta di testamento [leggi]

La borghesia non ama, desidera solo ciò che non può avere. A insegnarcelo sono stati in molti: sicuramente Claude Sautet, che spesso nei suoi film osservò l’intimità della disaffezione alla [leggi]

Inesorabilmente, nella vita di ogni essere umano, sorge prima o poi l’annoso quesito su quale sia il senso del percorso terreno. Tale interrogativo cominciò a interessare le riflessioni degli intellettuali [leggi]

«La morte incrociava le ossa sopra i bicchieri dai quali bevevamo»: è l’epitaffio incancellabile di questo memorandum sulla finiis Austriae di Joseph Roth. La cripta dei cappuccini (Adelphi, 1974, ed. [leggi]

All’una di notte del 17 marzo 1928 Virginia Woolf finisce di scrivere Orlando. «Ho scritto questo libro più velocemente degli altri: ed è tutto uno scherzo; allegro e di rapida [leggi]

Siamo nell’ultimo decennio dell’Ottocento, quando ormai sono state poste le basi, anche in Italia, di una società di massa che decollerà, nei primi anni del Novecento. Sono anni di grandi [leggi]

La paga del sabato ha rischiato di non venire mai alla luce. È il 1950 e Beppe Fenoglio ha ventotto anni, quando sottopone il manoscritto a Einaudi che lo affida [leggi]

In Corri, Coniglio, a John Updike bastano meno di dieci pagine per tessere un clima di disillusione profonda e pure così pacata. La primissima scena è subito un riflesso vivido [leggi]

Approcciarsi a libri considerati capolavori della letteratura mondiale non è mai semplice. Quel timore reverenziale che si prova ogni qual volta si inizia una lettura del genere, spesso influenza il [leggi]

Rileggere nel terzo millennio Gente di Dublino di James Joyce? Assolutamente sì. Perché è a distanza di un secolo che possiamo spiegarci le tante difficoltà di pubblicazione, e i non [leggi]

«Non avrebbe dovuto esserci tutto questo morire da dover passare». Il dover morire. Non arbitrario, casuale, evitabile, scansabile, ritardato o scongiurato. Un dover morire che è dato di fatto. Non [leggi]

Sostiene Pereira è un libro senza tempo. Antonio Tabucchi ha plasmato il romanzo per eccellenza, dove si intrecciano morte, vita e consapevolezza di sé. Con uno stile del tutto personale, [leggi]