«Take me out tonight, where there’s music and there’s people and they’re young and alive». Era il 1985 e la scena musicale britannica era infiammata dalla voce melanconica e suadente [leggi]

Scriveva Byung-Chul Han in Psicopolitica (nottetempo, 2016) che con l’avvento del neoliberalismo «ciascuno è un lavoratore che sfrutta se stesso per la propria impresa. Ognuno è padrone e servo in [leggi]

Dopo l’affascinante viaggio nella Francia della Belle Époque, attraverso la vita romanzata del genio dell’Impressionismo Gustave Caillebotte (L’uomo senza inverno, Piemme, 2020), con il suo nuovo libro, Nel furor delle [leggi]

Rogozov di Mauro Maraschi (TerraRossa Edizioni, 2021) riporta la vicenda umana di Ruggero Gargano, fervente  oppositore della medicina occidentale che per sé e per la figlia Ania sposa il credo [leggi]

Oltre a far parte della redazione di Flanerí, di cui cura la sezione Critica, Gabriele Sabatini si occupa da diversi anni di storia dell’editoria italiana. Nel 2018 aveva cominciato a [leggi]

«Al verme che per primo ha corroso le fredde carni del mio cadavere dedico come caro ricordo queste Memorie Postume» recita la dedica dell’autore di questo romanzo (Machado de Assis, [leggi]

Scrivere significa, primariamente, rapportarsi a un immaginario. Ci sono immaginari già decodificati, orizzonti estetici dalla forte evidenza simbolica, altri invece da costruire o trasformare. Ogni scrittore si rapporta, per affermazione [leggi]

Il termine città-stato viene immancabilmente associato all’antica Grecia, ad Atene, a Sparta, o in tempi moderni al Vaticano o a Singapore. A pochi viene in mente che una novantina d’anni [leggi]

Nel 2019 la rivista letteraria ungherese online “Litera” (www.litera.hu) ha presentato una serie di interviste a scrittori ungheresi e non (fra i quali spiccano i nomi di Mircea Cărtărescu, Jonathan [leggi]

Presentato per la fase finale del premio Strega 2019, Hostia. L’innocenza del male (Round Robin, 2018) di Federico Bonadonna ha un titolo tra l’antico e il moderno, con un termine [leggi]

«Va’ dove di porta il cuore», «al cuor non si comanda». Ma seguire il cuore non è del tutto indolore, lineare o privo di imprevisti. I suoi effetti possono rimodulare [leggi]

Davide Coltri è prima di tutto un operatore umanitario. Dopo aver vissuto molti anni a Beirut e aver prestato opera in paesi come Iraq, Sierra Leone, Turchia e Siria, Davide [leggi]