“Utopia” di Dennis Kelly
di Mirko Braia / 15 maggio 2013
[Attenzione, questo articolo contiene spoiler su una serie inedita in Italia]
Inutile nascondere quanti di noi siano affascinati dal mondo dei fumetti, che ci trasporta in situazioni (se non mondi) lontane e improbabili in cui possiamo immergerci e dare sfogo alla nostra immaginazione. Probabilmente in molti qualche volta ci siamo posti la stesse domande: e se avessi avuto quel potere? E se quella cosa fosse successa a me?
Spesso si può immaginare cosa potrebbe succedere se quanto leggiamo diventasse realtà. Ma se qualcuno avesse nascosto scioccanti verità tra le pagine dei suoi lavori? Cominciamo a conoscere così Utopia, il titolo della creazione di Dennis Kelly per Channel 4 nonché della graphic novel su cui si basa la vicenda: scritto nel 1986, il testo sembra in grado di prevedere, almeno apparentemente, alcuni eventi più o meno tragici del futuro, come ad esempio l’esplosione del morbo della mucca pazza. Nella storia, ambientata ai giorni nostri, un nutrito gruppo di fan sembra attratto da questo manoscritto, chi per pura passione o curiosità come Ian (interpretato da Nathan Stewart-Jarret, già incontrato in Misfits nei panni di Curtis), chi per traumi passati come Becky, che dopo aver perso la madre è rimasta orfana anche di suo padre a causa di una misteriosa malattia legata in qualche modo alle cospirazioni disegnate in Utopia.
Dall’altre parte della barricata il misterioso “Network”, un’associazione segreta alla ricerca di queste pagine perdute per motivi apparentemente sconosciuti, e una domanda chiara fin da subito che scandirà la narrazione per una buona parte della serie: «Where is Jessica Hyde?». Tra rivelazioni da interpretare, segreti mai svelati, un’organizzazione in grado di conoscere praticamente ogni mossa dei propri obiettivi, i protagonisti della nostra storia capiranno in brevissimo tempo di essere entrati in contatto con qualcosa decisamente più grande di loro. Impossibile a questo punto uscirne e dimenticare tutto.
Va sottolineato come una trama apparentemente non unica nel suo genere (manoscritto in grado di prevedere disastri futuri, agenti segreti all’inseguimento dei protagonisti e sedicenti complotti nascosti) si riveli una storia quanto mai appassionante e in grado di stupire puntata dopo puntata fino alla fine dei sei episodi, in un susseguirsi di colpi di scena spesso più imprevedibili di quanto si possa immaginare. Tutta la storia viene poi accompagnata da una colonna sonora decisamente azzeccata in grado di trasmettere ulteriore inquietudine e tensione agli spettatori, non ce ne fosse già abbastanza.
A differenza di tante altre serie, Utopia è stata in grado anche di regalare un finale degno di tal nome ai propri fan, in modo da dare risposta alle vicende più importanti della prima stagione, ma lasciando una serie di porte aperte per la seconda (già annunciata ufficialmente per il prossimo anno) in modo tale da non lasciare l’amaro in bocca troppo spesso assaporato negli ultimi tempi. Come avevamo accennato qualche settimana fa, la Gran Bretagna indubbiamente ha colpito ancora una volta nel segno, regalandoci probabilmente la novità più accattivante di questa stagione televisiva a tratti piuttosto deludente. Dopo Misfits, Black Mirror e A Young Doctor’s Notebook (annunciato pochissimi giorni fa da Sky Arte) incrociamo le dita e speriamo che un altro colpaccio made in UK possa arrivare presto sui nostri schermi televisivi.
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