L’opera di David Foster Wallace assomiglia a un’enorme costellazione intitolata al linguaggio umano e alle sue più recondite possibilità espressive. Alla padronanza magistrale del linguaggio, si unisce un’attenzione incandescente e [leggi]

Quanto Americani (Sellerio, 2014) possa risultare estremamente insulare, racchiuso in gabbie tirate su a forza di autoreferenzialità e metadiscorsi, di americani che parlano come americani di altri americani, è piuttosto [leggi]

In un saggio del 2011 su David Foster Wallace, J.J. Sullivan scriveva: «Ecco una cosa difficile da immaginare: essere uno scrittore così creativo che, quando muori, il linguaggio ne rimane [leggi]

Dopo un percorso esplorativo dietro le quarte e tra i Sotterranei di minimum fax, Flanerí conclude questo appuntamento mensile incontrando Martina Testa. Da redattrice a figura di riferimento, il ruolo [leggi]

Il catalogo di minimum fax si divide in numerose collane. Tra esperienze concluse, esperimenti riusciti e punti fermi, attualmente si contano quattordici collane (esclusa Sur che è una casa editrice [leggi]

Dieci dicembre (minimum fax, 2013) è l’ultima raccolta di racconti di George Saunders. Un mondo probabilmente meno iper reale dei suoi precedenti  –  basti ricordare “Il mio splendido nipotino” nella [leggi]

Tutto nacque da una rivista, quando molti di quelli che staranno leggendo probabilmente duellavano con le parentesi graffe di un’espressione lunga l’intera lavagna. Tutto nacque nel ’93, quando Marco Cassini [leggi]

Questo libro è un tributo a uno scrittore veramente straordinario e capace di rendere eccezionale, quasi provenisse da un altro pianeta, persino un semplice reportage su una vacanza in crociera. [leggi]

«Quando la moglie uscì di casa, Wallace andò in garage e accese le luci. Le scrisse una lettera d’addio di due pagine. Dopo di ché attraversò la casa e arrivato [leggi]