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Libri

Tutto torna

di Angelo Gasparini / 11 aprile

Uscito in libreria il diciassette novembre scorso, Tutto torna (Feltrinelli, 2010) è il terzo romanzo di Giulia Carcasi. La scrittrice, si era imposta al grande pubblico grazie al romanzo Ma le stelle quante sono,  cui aveva fatto eco il successo di  Io sono di legno.  L’ enfant prodige della letteratura italiana si propone stavolta con un libro breve, ma molto intenso, dal sapore delicato e profondo.  I protagonisti sono Diego e Antonia. Diego, che vive a Roma, si sposta continuamente  – a causa del lavoro – , fra la capitale e Pisa. Nell’ultimo periodo lavora alla redazione nonché alla revisione di un vocabolario. Il lavoro linguistico lo assorbe completamente e passa ogni istante a chiedersi e a cercare il significato profondo delle parole, i cui singoli frammenti    coincidono – per il protagonista –  a frammenti della realtà. Con questo modus operandi  – razionale  ed estremamente metodico – cerca di plasmare tutta la sua vita.  Le parole, tuttavia, più che perfettibili nella loro essenza, non hanno la capacità di definire gli intricati gioghi della sfera emozionale e del vivere quotidiano. Sullo sfondo della vita di Diego, c’è la dolorosa malattia di sua madre, affetta da Alzheimer. Tutto procede nel rigore più assoluto finché un giorno, causa un guasto , il treno rimane bloccato in una galleria al buio. Poco dopo, sviene. A risvegliarlo, più tardi, sarà la voce di Antonia. Il risveglio del protagonista, tuttavia, non è solamente fisico ma anche metaforico. Grazie a questa nuova presenza,infatti, Diego si affaccia al modo reale, inizia finalmente ad ascoltare il suo cuore e comprende che le parole corrispondono alla vita solo se incarnano dei sentimenti veri , che hanno senso solo condivise con un’altra persona.  La storia di Antonia e Diego e una storia complessa, fatta di equilibri sofisticati e precari. L’arrivo di Antonia nella vita di Diego rappresenta una vera e propria rivoluzione, sia dal punto di vista  sentimentale che da quello temporale: sentimentale perché il protagonista decide di aprire il proprio cuore e – per quanto possibile – di accantonare l’intellettualismo; temporale perché , benché l’ingresso di Antonia sia dovuto al caso, è come se la donna fosse da sempre nella sua esistenza .  Antonia è, per certi versi, una sorta di crocevia fra passato, presente e futuro. Con quest’ultimo lavoro, la Carcasi dà prova della sua maturità letteraria confermando che, nonostante alcuni la indichino ancora tale, che non è una scrittrice solo per ragazzi. In Ma le stelle quante sono, l’autrice ci descriveva il difficile mondo dell’adolescenza , raccontandoci una storia d’amore dal punto di vista di un ragazzo (Carlo) e di una ragazza (Alice). Nel secondo romanzo, Io sono di legno, veniva ispezionato il difficile rapporto fra Mia e sua madre, mettendo in luce  le problematiche legate alla società attuale, allo scontro generazionale e alle incomprensioni familiari. Nell’ultima fatica, invece, il tema dominante è legato alla complessità relazionale fra Antonia e Diego , un rapporto  sofferto, fatto – a volte – di malintesi, di silenzi e di solitudine. Questo, in un certo senso, è il romanzo che chiude il cerchio. Si confermano il toccante realismo dei suoi  personaggi e l’intensa analisi ad essi connessa. La narrazione, come sempre, è intensa e pregnante, incide un solco nella carta e nella coscienza dei lettori. Il bello di Giulia Carcasi è che ha uno stile scarno, essenziale, il giusto mezzo fra esistenzialismo e minimalismo.  In Tutto Torna, come nei romanzi precedenti, lo schema narrativo è legato alla doppia prospettiva: in questo caso, quella di Diego e Antonia. L’ultimo libro di Giulia Carcasi è un romanzo meditato e sincero,un’occasione per riflettere,  la prova di una scrittrice i cui messaggi arrivano a un pubblico sempre più vasto e a cui la critica dà sempre più credito. Buona lettura.