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Cinema & Editoria: la santa alleanza per indagare la realtà

di Gaetano Farina / 30 luglio

Nell’epoca dei reality costruiti a tavolino, di effetti speciali vertiginosi che confondono le menti, d’insofferenza per il resoconto in forma testuale teso a descrivere ed analizzare i problemi del nostro tempo, urge riconsiderare il peso ed il valore delle differenti forme e tecniche del racconto del reale. Se l’immagine ha preso il sopravvento sulla parola, assume una centralità assoluta, in primis, il pieno sfruttamento delle potenzialità della comunicazione audiovisiva a fini conoscitivi, educativi, culturali.

Il cinema, in particolare, non necessariamente documentarista, è investito di un ruolo decisivo nella trasmissione di sapere, nella descrizione e spiegazione del reale.

Ancor più nel nostro Paese, dove la programmazione televisiva e cinematografica viaggia su livelli colpevolmente bassi di qualità contenutistica, mentre una buona parte della documentaristica sociale cosiddetta “alternativa” paga ancora il retaggio della contestazione “militante” difettando in imparzialità e limitandosi a “colpire” solo alcuni centri di potere.

In termini di fruizione di massa, la comunicazione audiovisiva risulta più accattivante e coinvolgente, rispetto a quella scritta. E, se padroneggiata con professionalità, anche più  penetrante ed efficace. I nuovi strumenti tecnologici ed informatici della comunicazione permettono, inoltre, per facilità d’uso e convenienza economica, un’impressione, riproduzione ed interpretazione della realtà immediata (se non istantanea), puntuale e democratica – nel senso di partecipata e organizzata dal basso – e, soprattutto, diffusa ed accessibile illimitatamente, sia nel ruolo di autore che in quello di ricettore. D’altronde, anche un banale telefonino racchiude in sé delle potenzialità comunicative straordinarie, poiché può essere utilizzato per catturare fatti e momenti particolarmente significativi della vita quotidiana e trasmetterli in ogni angolo del mondo.

Effettivamente, grazie alle continue innovazioni tecnologiche, alla facile e diffusa disponibilità di dispositivi di registrazione e trasmissione dei dati quali possono essere pc, cellulari, pen drive, fotocamere, lettori mp3, telecamere anche non professionali, ognuno di noi è diventato un videonarratore.

La parola scritta, i libri, i manuali cartacei od elettronici, tuttavia, sono ancora d’aiuto proprio per chi intende, seppur in modalità e ruoli differenti, partecipare alla riaffermazione del cinema del reale e promuovere lo sfruttamento delle potenzialità didattiche della comunicazione audiovisiva. Specialmente per chi non ha frequentato o non ha la possibilità di frequentare scuole, corsi universitari e professionali dedicati a questo tipo di comunicazione, risultano assai giovevoli alcuni titoli che abbiamo selezionato e che qui presentiamo.

Uno dei migliori in circolazione è sicuramente “Filmmaker Digitale” lanciato nel 2008 dalla nota casa editrice Hoepli (http://www.hoepli.it), specializzata in manualistica. Non si tratta, infatti, “solo” di una guida per aspiranti registi e narratori del reale: è un vero e proprio viaggio, “iniziatico” per i neofiti, nel mondo del racconto filmico, dalla progettazione alla distribuzione. In duecento pagine ne viene analizzato ogni aspetto. I modelli narrativi, specie quelli più moderni derivanti dalle potenzialità del digitale, lo sviluppo e la preparazione, l’attrezzatura, la ripresa, la regia, la postproduzione (il montaggio), la diffusione ed il mercato. Non a caso, i due curatori del volume sono degli addetti ai lavori: Daniele Maggioni ha diretto la Scuola di Cinema Televisione e Nuovi Media di Milano (http://www.fondazionemilano.eu/cinema), mentre Angelo Albertini è un filmmaker freelance cresciuto in ambiente digitale e fondatore della casa di produzione LeClip (http://www.leclip.it).

Altro “must” è il libro “L’Officina del Reale” compilato da due fra i migliori documentaristi italiani, Gianfranco Pannone (gianfrancopannone.splinder.com) e Mario Balsamo, e pubblicato dal Centro di Documentazione Giornalistica (www.cdgweb.it). Un manuale pratico per realizzare un documentario dalla scrittura, alle riprese, al montaggio. Sicuramente meno ostico e noioso rispetto ad altre guide, perché strutturato come una serie di lezioni in classe con un’interazione costante fra “allievo” e “maestro” e avvalendosi di rimandi ad opere documentaristiche d’eccellenza. Tanto che si può considerare anche un libro filosofico che pone delle domande e offre delle risposte su cosa significhi raccontare delle storie del reale.

Uno dei “maestri”, Mario Balsamo ha creato il sito http://www.documentario.it che fornisce (a pagamento) tutti gli strumenti per lo sviluppo e la realizzazione di qualsiasi progetto documentaristico.

Anche i titoli che seguono riguardano la realizzazione e promozione del lavoro documentario; tuttavia – occorre sottolineare – per raccontare la realtà o affrontare temi “impegnati” si può utilizzare qualsiasi tipo di lungometraggio, incluso lo strumento della fiction, come certificato da migliaia di film che hanno riscontrato successo a livello internazionale.

Attiva nella manualistica cinematografica, sin dalla sua origine, è la casa editrice Dino Audino (www.audinoeditore.it) che propone “Il Film Documentario” di Giannarelli e Savorelli e “La Vita Colta in Flagrante” di Carlo Alberto Pinelli, una sintetica storia dell’arte documentarista dalle origini al terzo millennio. “Il Film Documentario” si articola in otto capitoli nei quali si indagano tutte le forme possibili del film documentario, la progettazione ideativa (idea, scaletta, soggetto, sceneggiatura), la progettazione produttiva (piano di lavorazione, preventivo dei costi, definizione delle risorse), la raccolta dei materiali in cui s’inserisce la “fase” della ripresa, il montaggio e l’edizione, la diffusione. Anche in questo caso, ci si avvale di esempi concreti di film documentari italiani e stranieri che hanno fatto la storia o che possono essere presi a modello.

Sebbene i suoi prodotti non siano aggiornati ed attraenti in fatto di grafica ed impaginazione, Dino Audino si conferma, come testificato da questi due titoli, uno dei compagni di viaggio più affidabili nell’esplorazione dell’arte e della tecnica cinematografica, in ogni sua forma e produzione.

Con il diffondersi di corsi professionali dedicati alla tecnica cinematografica documentarista, pure la grande editrice universitaria Utet (www.utet.it) ha pensato bene di riproporre, in versione aggiornata, il lavoro di Alessandro Cecchi Paone “Immagini dal Mondo”. Un saggio, in stile accademico, che, oltre a raccontare la storia del documentario, “fissa” le regole di base per la sua creazione e la grammatica essenziale da rispettare. E che serve al suo autore per recuperare quella credibilità professionale smarrita con le abituali comparsate nei più indecenti pollai televisivi del nostro tempo.

Più fresco di stampa e più agile nella lettura, è, invece, “Il Documentario” dello sceneggiatore Alessandro Bignami che ha prestato la sua competenza a Laterza (www.laterza.it). Seppur non analizzi completamente le tecniche di promozione e distribuzione di un prodotto cinematografico come sembra promettere dalla copertina, ha il merito di avvicinarci al mondo del “pitch”, ossia alle sessioni di presentazione e promozione di idee e soggetti cinematografici, prevalentemente all’interno di festival, davanti a produttori potenzialmente interessati a finanziarli.

Grazie alla sua esperienza come autore ed insegnante, Bignami descrive con precisione, poi, il nostro panorama nazionale che, nonostante la cronica mancanza di fondi e gli atavici problemi di produzione e diffusione, ha visto riemergere un genere e rifiorire di opere quantomeno interessanti che meriterebbero maggior visibilità.

Il più divertente, invece, per l’impostazione grafica e la ricchezza d’immagini e disegni su carta patinata è probabilmente il lavoro del professionista statunitense Kevin J. Lindenmuth, “importato” in Italia dalla casa editrice milanese Il Castello (http://www.ilcastelloeditore.it) sotto il titolo “Come Girare Documentari: il manuale per realizzare un vero documentario”. Certo, in 140 pagine colorate i contenuti non possono che essere “sacrificati” in una struttura estremamente schematica, seppur agile e sintetica: modernamente “interattivo”, ma sempliciotto…

Come già accennato, tutti i volumi presentati servono, in particolar modo per i meno “acculturati”, anche a conoscere alcuni dei migliori titoli cinematografici a carattere documentaristico o d’impegno civile, da ricercare e visionare al più presto per avvicinarsi seriamente ai mestieri del cinema e della narrazione del reale.

In circolazione sono ormai numerosi i dizionari che schedano qualsiasi tipo di produzione cinematografica a livello mondiale, il più ricco di titoli è forse quello curato da Pino Farinotti (http://www.newtoncompton.com/libr/978-88-541-2153-9/il-farinotti-2011) – quest’anno edito da Newton Compton – il quale, non a caso, collabora con mymovies.it, di gran lunga il miglior portale italiano di cinema.

Chi vuole, poi, approfondire la storia del cinema e conoscere tutte le correnti culturali che l’hanno segnata sino all’era del digitale, può recuperare in libreria o su internet “Storia del Cinema. Un’Introduzione” della McGraw Hill (http://www.mcgraw-hill.it), giunto alla terza edizione.

La storia del cinema include ben più dei singoli film. Studiando come questi furono realizzati e accolti, viene alla luce una enorme gamma di possibilità per registi e spettatori. Esaminando le influenze sociali e culturali sui (e dei) film si arriva a comprendere meglio il modo in cui ciascuno di essi reca le tracce dell’ambiente che lo ha prodotto e del pubblico che lo ha visto.

Gli ultimi capitoli del corposo volume (oltre 500 pagine!) – accessibile anche a chi è deficitario in conoscenze di estetica e teoria del cinema – non si limitano ad una carrellata di informazioni storiografiche, ma trattando proprio delle innovazioni apportate dal digitale e della riaffermazione del videodocumentarismo affrontano diligentemente anche il dibattito sulla promozione (circuiti alternativi e festival), distribuzione e vendita.

Dobbiamo chiudere, necessariamente, con qualche suggerimento riguardante l’adozione di un manuale tecnico per il montaggio finale. Come molti già sapranno, per il Mac il programma principe è “Final Cut”, mentre l’omologo, in ambiente Windows, è “Premiere Pro” di Adobe. Rivolgendosi ad Apogeo (http://www.apogeonline.com), leader nella diffusione di volumi tecnici specialmente in ambito informatico, si possono trovare guide affidabili di diverse annate per entrambi i programmi. In particolare, menzioniamo quella a firma di Roberto Celano, uscita due anni fa, in grado di svelare ogni segreto di “Premiere Pro CS4” e recuperabile ad un prezzo non eccessivo, almeno rispetto a titoli analoghi di altri gruppi editoriali. Un testo che si presta a diversi tipi di lettura: da quella sequenziale alla rapida consultazione per trovare e apprendere subito l’informazione che serve.

Infine, conoscere le nozioni basilari di fotografia e saper padroneggiare gli strumenti di fotoritocco può rivelarsi determinante, specie nella costruzione “fai da te” di qualsiasi tipologia di filmato. Un ottimo volume per linguaggio, sintesi, semplicità, essenzialità e confezione è quello del fotografo di fama internazionale Michael Freeman, “Il Libro Completo della Fotografia Digitale” tradotto da De Agostini (http://www.deagostini.it) e proposto al pubblico, nella sua terza edizione, ad un prezzo accessibile rispetto agli altri manuali in circolazione. In duecento elegantissime pagine il testo è accompagnato da numerose immagini esplicative, in modo da invogliare ed agevolare la lettura ed assimilare l’essenziale della fotografia digitale, attraverso consigli e trucchi del mestiere: attrezzatura e tecniche di ripresa, gestione della luce e del colore, come inquadrare ed immortalare le differenti tipologie di soggetto (persone, animali, paesaggi, architetture), come scattare fotografie di qualità e valorizzarle con i software informatici, come salvarle, stamparle, inviarle ed archiviarle, ecc.

Uscita da poco è anche la “Guida Pratica alla Fotografia con i Grandi Reporter di National Geographic” della casa editrice White Star (http://www.whitestar.it), specializzata proprio in volumi fotografici, che permette di confrontarsi con alcuni dei più bravi fotografi al mondo e ricevere direttamente da loro preziosi consigli che permetteranno un notevole salto di qualità al lavoro di qualsiasi tipo di utente.

Nell’ambito della fotografia, l’offerta di Apogeo è ancora più ampia ed imparare programmi molto complessi come “Photoshop” si può rivelare meno faticoso del previsto. Le guide pocket, che solitamente non superano i dieci euro di costo, sono in grado di far prendere confidenza con quel mondo che al neofita poteva apparire impenetrabile. A dispetto dei costosissimi corsi proposte da enti, agenzie ed associazioni varie…

Il moltiplicarsi, sull’intera penisola, di corsi, seminari, stage, workshop, se non veri e propri master accademici testimonia l’importanza che sta acquisendo l’opera documentaria: molti di questi sono validi e tenuti da persone di certificabile competenza, molti altri sono una perdita di tempo e da fuggire se promettono una carriera professionale. Tutti richiedono un investimento economico che può essere parecchio elevato specie se si tratta di master che, comunque, non potranno mai garantire una stabilità lavorativa nel settore.

Sicuramente, non si buttano soldi investendo nel kit bibliografico che abbiamo qui confezionato e che riteniamo prezioso (se non indispensabile) per chiunque desideri avvicinarsi all’esperienza di narratore per immagini della realtà…indipendentemente dalla scelta di iscriversi ad un qualsiasi corso multimediale professionalizzante.

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

“Filmmaker Digitale” di Maggioni D., Alberini A. (Hoepli, 2008) € 20.00

“L’Officina del Reale” di Balsamo M., Pannone G. (CDG, 2009) € 20.00

“Immagini dal Mondo” di Cecchi Paone A. (Utet, 2009) € 19.00

“Il Documentario” di Bignami A. (Laterza, 2011) € 12.00

“Il Film Documentario” di Giannarelli A., Savorelli S. (Audino, 2007) € 20.00

“La Vita Colta in Flagrante” di Pinelli C. (Audino, 2008) € 16.00

“Come Girare Documentari” di Lindenmuth K.J. (Il Castello, 2011) € 19.50

“Premiere Pro CS4. Guida Completa” di Celano R. (Apogeo, 2009) € 36.00

“Fotoritocco con Photoshop” (Apogeo, 2011) € 9.90

“Adobe Photoshop CS5” (Apogeo, 2010) € 7.50

“Il Libro Completo della Fotografia Digitale” di Freeman M. (DeAgostini, 2011) € 19.90

“Guida Pratica alla Fotografia con i Grandi Reporter di National Geographic” (White Star, 2011) € 24.90

“Storia del Cinema. Un’Introduzione” di Bordwell D., Thompson K. (McGraw Hill, 2010) € 39.00

“Il Farinotti 2011. Dizionario di Tutti i Film” di Farinotti P. (Newton Compton, 2010) € 32.00