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“Chi ha paura muore ogni giorno” di Giuseppe Ayala

di Francesco Bove / 16 aprile

Non si può (e non si deve) considerare Chi ha paura muore ogni giorno come uno spettacolo teatrale. Si commetterebbe un errore madornale dato che Giuseppe Ayala utilizza il teatro, inteso come luogo fisico, come mezzo per raccontarsi. Scelta, forse, studiata a tavolino, ma sicuramente importante perché restituisce al nostro paese una storia che non andrebbe mai dimenticata. Giuseppe Ayala dimostra di essere un affabulatore e un ottimo narratore, ricordando, talvolta, Ulderico Pesce nei momenti più sentiti e commossi.

Chi ha paura muore ogni giorno è una testimonianza importante, coinvolgente e precisa, intima, che racconta la storia di due uomini, Falcone e Borsellino, morti per un ideale. La vicenda è famosissima, ha fatto il giro del mondo, ma il punto di vista di Ayala, testimone diretto, non è affatto scontato. Sul fondo del palco, c’è un grande albero di magnolia, che ricorda l’albero di Falcone, e poi tavoli, sedie e uno schermo per i link audiovisivi che, di tanto in tanto, vanno a corroborare il racconto.

Non è un incontro che può essere raccontato in una recensione, va vissuto. Diviso idealmente in due parti, Chi ha paura muore ogni giorno deve essere inteso come un momento per ritrovarsi attraverso una pagina triste della storia del nostro Paese e un invito ad andare avanti, a non perdere mai la bussola, guardandosi sempre attorno.

Ayala ha definito intelligentemente (e con molta umiltà) questo lavoro come una trasposizione a teatro del suo libro rifiutando di considerarlo come “spettacolo”. Una dichiarazione importante per capire realmente la genesi del suo lavoro e andare a teatro con il desiderio di ascoltare una storia che, nonostante la tragedia che porta in grembo sin dall’inizio, è un racconto di vita, appassionato e che tocca tutti noi indistintamente.


Chi ha paura muore ogni giorno
di e con Giuseppe Ayala
con la partecipazione di Francesca Ceci

Andato in scena il 14 e 15 aprile 2012 presso il Teatro Bellini di Napoli.