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Cinema

“Per amor vostro”
di Giuseppe M. Gaudino

Coppa Volpi a Venezia per Valeria Golino

di Francesco Vannutelli / 15 settembre

Giuseppe Maria Gaudino è tutt’altro che uno appena arrivato al cinema. Classe 1957, il regista nato a Pozzuoli ha alle spalle una carriera enorme come scenografo, direttore della fotografia, animatore e soprattutto documentarista. Nel 1998 aveva provato il primo approccio con la finzione con il lungometraggio Giro di lune tra terra e mare, ma era rimasto un tentativo isolato, un’anomalia quasi nel percorso artistico di Gaudino fino a Per amor vostro, presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e premiato con la Coppa Volpi per l’interpretazione viscerale di Valeria Golino.

Non è un esordiente Gaudino, si è detto, eppure Per amor vostro conserva in sé degli elementi di stile che potrebbero portare a confondere il film con l’opera prima di un giovane appena uscito dal centro sperimentale, con tutta la voglia di dimostrare di avere qualcosa da dire e di avere uno stile unico per farlo. Nel bene e nel male.

Per raccontare la storia di Anna, donna forte in una famiglia non facile, tra figlio sordomuto e un marito che ha un legame strano con la malavita, Gaudino ha scelto di giocare con i colori, levandoli in un bianco e nero digitale carico di grigio per poi farli esplodere in aggiunte al computer sin dai primi minuti, per far vedere subito che c’è un filtro nella visione, una lente che porta tutto a un livello simbolico oltre alla narrazione avvicinandosi alla favola e al mito religioso, con la canzone che dopo i titoli di testa torna più volte a raccontare la vita e la storia dei protagonisti.

Andando con ordine: Anna, appunto, ha un figlio sordomuto (e altre due figlie) e un marito mezzo-criminale che rovina continuamente l’equilibrio familiare. Ha anche un lavoro, Anna, come addetta al gobbo in una produzione televisiva, e un attore bello e galante che le fa una corte insistente. Ha anche degli amici, un fratello e dei genitori che vogliono dipendere da lei e dai pochi soldi che guadagna, e ha tutta la pazienza di portare avanti una vita difficile in cui è difficile stare bene, ma è possibile farlo comunque.

Sulla base di questo spaccato sociale, Gaudino cerca di coniugare il realismo della vicenda raccontata con la visionarietà del suo stile. L’obiettivo è quello di suscitare l’emozione non solo attraverso la storia di Anna ma anche con le immagini pure, con la scena e il colore, per spostare il quotidiano della vita su un livello allegorico. Le scelte cromatiche conferiscono un valore simbolico e astratto a tutto, così come il ricorso alla computer grafica che arriva ad alterare i fotogrammi rendendoli icone votive nel percorso della santità quotidiana di Anna, e nella sequenza di lavoro-famiglia della protagonista si intromettono notti cariche di sogni.

Questo ricorso sistematico a un onirismo esasperato, e in generale all’apparato simbolico, finisce per confondere lo sguardo dello spettatore. Sembra, appunto, di essere di fronte alla smania di un esordiente di dimostrare il proprio talento visivo, di far vedere che ci sono altri modi di raccontare la vita vera oltre all’esposizione classica del cinema italiano.

C’è da dire che Per amor vostro regge sul piano del racconto puro e semplice, della scrittura e della ricostruzione. La vera forza, però la attinge dagli attori, perché Massimiliano Gallo e Adriano Giannini, rispettivamente il marito e l’attore, sono consapevolmente inquietanti e viscidi, ambigui e isterici, e fanno quello che devono come elementi di contorno alla grandissima interpretazione di Valeria Golino, sublime Anna, immobile e frenetica tra ingenuità e consapevolezza, tra timore e ribellione, tra speranza e paura.

(Per amor vostro, di Giuseppe M. Gaudino, 2015, drammatico, 109‘)

LA CRITICA - VOTO 6,5/10

Giuseppe M. Gaudino sceglie uno stile visionario e simbolico per raccontare la vita difficile di una donna. Finisce per strafare con l’immagine, ma lo aiutano a tenere i piedi a terra gli attori in grande forma, soprattutto una Valeria Golino straordinaria e autentica.