Varia
“Anelante”
di Flavia Mastrella e Antonio Rezza
Non so cosa ho visto, ma mi sono proprio divertita
di Federica Imbriani / 24 dicembre
Flavia Mastrella e Antonio Rezza hanno realizzato dodici opere teatrali, tra cui Pitecus, Io, Fotofinish, Bahamuth e 7-14-21-28, Doppia Identità e Fratto_X, tre film lungometraggi e una serie sterminata di corto e medio metraggi. Antonio Rezza e Flavia Mastrella sono autori che chi pretende di parlare di teatro deve aver visto se non altro per dire “Sono stato finalmente a vedere Rezza e Mastrella”. Quando è comparso in cartellone al Teatro Vascello la scelta di Anelante è stata, quindi, praticamente obbligata.
Anelante è l’uomo che esiste nel suo struggimento. Esalta la visione di sé parlandosi addosso, incapace di leggere, ascoltare, inserirsi, soffocato dalla propria incontinenza verbale. Se pure viva le vicissitudini della Terra, dei suoi rappresentanti e della logica matematica che sorregge il mondo, non è in grado di instaurare un dialogo con nessuno ed è costretto a rifugiarsi sott’acqua per farsi soffocare dall’unico blocco sonoro posto da Dio alla logorrea del suo figlio inquieto.
Questo il brevissimo accenno alla (chiamiamola) trama di Anelante e l’estratto dell’estratto di quello che è il significato dichiarato ed espresso dal duo Rezza e Mastrella. Il caos, l’habitat, le grida, l’erotismo esacerbato, il ripetersi ossessivo, le espressioni che rendono il viso di Rezza uno schermo umano di stupefacente espressività, sono messaggi dal senso stratificato e complesso, nulla di tutto questo toglie che Anelante sia uno spettacolo estremamente divertente. Risate genuine, grasse, infantili qui e lì.
Anelante è un divertissement bifronte, complesso e semplice, criptico e lineare, comunque incomprensibile, una festa per un pubblico di affezionati talmente esuberante da mettere alla prova la capienza del teatro. Quello che lascia è la sensazione che tutto il tempo trascorso prima di essere incappati in questo trentennale celebre sodalizio artistico sia stato un po’ sprecato.
Anelante
di Flavia Mastrella e Antonio Rezza
e con Ivan Bellavista, Manolo Muoio, Chiara A. Perrini, Enzo Di Norscia
(mai) scritto da Antonio Rezza
habitat di Flavia Mastrella
assistente alla creazione Massimo Camilli
disegno luci Mattia Vigo
organizzazione Stefania Saltarelli
macchinista Andrea Zanarini
Alcune delle prossime date:
Prato – Teatro Metastasio 29 e 30 gennaio 2016
Milano – Teatro Elfo Puccini dal 16 al 28 febbraio 2016
Cagliari – Teatro Massimo dall’11 al 13 marzo 2016
Firenze – Teatro Puccini 1 aprile 2016
Bologna – Teatro Duse 8 e 9 aprile2016
LA CRITICA - VOTO 9/10
Caotico. Da vedere.