Libri
[Best 2012] I libri
di Cristiana Saporito / 24 dicembre
Il calendario è dimagrito. Abbastanza per suggerirci che ce ne occorre un altro.
Un numero da aggiungere in coda pronto a dissestare i precedenti, a corrugare quel grumo di mesi che ci sbrigheremo a chiamare “l’anno scorso”, dopo i primi inciampi in salita. Lungi dall’emettere giudizi personali sulla qualità ontologica del 2012, perché ognuno potrebbe dire la propria, è stato comunque un anno di letture, di libri che hanno scandito e accompagnato i nostri giorni, le attese dell’autobus, le sere rintanate sul divano lontano da altri frastuoni che non fossero il fruscio delle pagine.
E ci piace concluderlo indicando i dieci titoli secondo noi più significativi che lo hanno contraddistinto, le tante vite che abbiamo/avremmo potuto scegliere in queste 52 settimane. Accanto a ogni selezione, segnaliamo anche il destinatario ideale, non solo perché il periodo festivo fa rima con regalo, ma perché un libro è un profumo di carta ed esiste per intonarsi alla pelle e alla storia di qualcuno.
Perciò ci siamo divertiti a tracciare l’identikit del lettore più adatto, ma senza porre limiti alle sfide, né ai più impavidi tentativi di avvicinamento.
1) Julian Barnes, Il senso di una fine, Einaudi
Un viaggio a ritroso sul filo di un diario, sulle righe scritte da Adrian, misterioso brillante compagno di scuola di Tony, che si suicida dopo il liceo. Tony dovrà ricostruire l’essenza della sua storia e di quella di Adrian, trovandosi davanti domande ciclopiche e la sola natura umana a tentare di rispondere. Perfetto per chi ama la scrittura profonda e potente, innervata di argomentazioni filosofiche e di straordinaria lucidità espositiva. Per un lettore adulto ed esigente.
2) John Niven, A volte ritorno, Einaudi
Esilarante e geniale come pochi altri esempi recenti, la storia ipotizza che Gesù si riaffacci proprio oggi, imbattendosi nelle nefandezze e le psicosi contemporanee. Scanzonato, ma affilatissimo, ironico e dissacrante, senza essere volgare, perché il confine è molto labile. E Niven sa giocarci divinamente. Ottimo per chi voglia e sappia ridere con intelligenza tagliente, non escludendo di commuoversi in un breve giro di capitoli. Target: 25-40 anni, maschio o femmina con uno spiccato humour caustico.
3) Andre Agassi, Open, Einaudi
Anche se uscito nel 2011, è l’autentico caso editoriale dell’anno. Ovviamente si fregia di un nome diverso da quello che appare in copertina, perché la vita del campione di tennis si è offerta come materiale ardente per un talento letterario in Italia poco conosciuto, come quello del Premio Pulitzer J. R. Moehringer. Due volti che incontrandosi si sono specchiati. Entrambi zavorrati da due padri mostruosi da cui era quasi impossibile riuscire a liberarsi, le vicende dell’uno sembrano confluire in quelle dell’altro. Agassi legge Moehringer e stregato dalle sue parole decide di narrare la sua vita. Con un risultato che conosciamo bene. Eccellente non solo per chi si tuffa curioso nelle biografie di grandi personalità sportive, ma per chi voglia leggere un libro scritto con maestria. Dove la storia è carne che respira.
4) ZeroCalcare, La profezia dell’armadillo, Bao Publishing
Le sequenze illustrate di un ventenne come tanti, alle prese con timori, ossessioni e vicissitudini iperquotidiane. Grottesco, graffiante e originale, ha avuto il merito di sdoganare le graphic novel, inaugurando un corso fortunato in cui anche i fumetti, se mai ce ne fosse stato il dubbio, possono aspirare alla dignità letteraria del romanzo. Padre di un successo a cui fa seguitoUn polpo alla gola, azzeccatissimo per un pubblico giovane (20-35 anni), ironico e creativo, incuriosito da un linguaggio narrativo fresco, immediato, distante dalle convenzioni istituzionali.
Pur sapendo che le immagini sono nate molto prima di ogni parola.
5) Karen Thompson Walker, L’età dei miracoli, Mondadori
Esordio letterario di una editor brillante. Ci racconta di Julia, del suo tempo sospeso di ragazzina di undici anni, che cambia in attesa di crescere e cresce in attesa di cambiare. In una città, in un pianeta in cui all’improvviso il tempo rallenta, goccia sempre più lento, fin quasi a volersi fermare, sconvolgendo chi lo abita e costringendolo a una scelta. Per un pubblico (tendenzialmente femminile) sensibile a un punto di vista delicato e non banale, espresso con semplicità pulita e penetrante.
6) Javier Marias, Gli innamoramenti, Einaudi
Il romanzo che abbraccia questo inverno. Maria, impiegata in una casa editrice, consuma gli occhi osservando ogni mattino una coppia seduta in un caffè. Un esempio di attrazione e tenerezza con cui affronta gli spigoli della sua vita. Finché l’uomo non viene accoltellato brutalmente, sfregiando l’equilibrio di quella perfezione. E disegnando la sua verità. Ovviamente per chi abbia amato Domani nella battaglia pensa a me e per chi desideri un romanzo spesso e raffinato. Dai 30 anni in su, senza preferenze di genere.
7) Rayk Wieland, Che ne dici di baciarci?, Keller Editore
Scoprire di essere stati spiati per vent’anni, durante la vita del Muro. Scoprire che oltre a quello di mattoni ne esiste uno trasparente ma impenetrabile che circonda le nostre sembianze, tutto quello che crediamo di vivere. Parodia della Stasi e delle ossessioni targate DDR, che temeva soprattutto la sua stessa ombra. Per chi apprezza i libri piccoli, deliziosi e ficcanti, come quelli di questa preziosa casa editrice.
8) Etgar Keret, All’improvviso ti bussano alla porta, Feltrinelli
Raccolta di racconti di eccezionale costruzione. Per chi non sia prevenuto nei confronti di questo genere letterario, in cui sa dispiegarsi il talento ingegneristico d’autore.
9) Sandra Petrignani, Addio a Roma, Neri Pozza
Un sentiero affascinante, in cui si snoda il fiato culturale e artistico dai primi anni ’50 fino alla fine dei ’60. Alba e crepuscolo, oro e metalli pregiati di una città polimorfa, bella di macerie e rinascita. Per i palati letterari sofisticati e sottili.
10) Giuseppe Aloe, Gli anni di nessuno, Giulio Perrone Editore
La vicenda di Gambart, che nasce nel buio e non riesce mai a uscirne. Personaggio che inscatola per sé una realtà di visi e di parole. Che sconfigga il suo silenzio. Per chi voglia addentrarsi in un romanzo denso, nel mondo di uno scrittore poco noto, ma acuto e capace di offrire una grande prova.
Questo è il nostro firmamento. Ognuno scelga la sua stella, ricordandosi che le sfumature d’inchiostro sono molto più di cinquanta.