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“Canova. Il segno della gloria” a Palazzo Braschi
di Claudia Farini / 12 gennaio
Dal 5 dicembre 2012 al 7 aprile 2013 Palazzo Braschi, sede del Museo di Roma, ospita la mostra Canova. Il segno della gloria, costruita attorno al ricchissimo patrimonio di disegni del celebrato artista veneto. Ne sono esposti 79: studi preparatori di alcune delle opere scultoree più note, una pittura a olio, quattro tempere, due terracotte, due marmi e quindici acqueforti di mano di alcuni incisori che ritraggono le sculture realizzate.
L’esposizione, curata da Giuliana Ericani, è organizzata da Metamorfosi e Zétema Progetto Cultura in collaborazione con il Museo Civico di Bassano del Grappa che acquisì, alla metà del XIX secolo, l’inestimabile patrimonio di disegni dello scultore, grazie al lascito del fratellastro Giambattista Sartori Canova. Questi donò alla struttura, dieci album e otto taccuini di disegni, bozzetti, modelli e corrispondenze del Canova, tutto ciò, quindi, che si riferisse al momento progettuale della sua produzione artistica.
A poca distanza cronologica dalla mostra romana dedicata ai disegni michelangioleschi per la realizzazione delle pitture sistine, si torna dunque a insistere sull’importanza, e certamente sul fascino, del momento preparatorio alla creazione del capolavoro vero e proprio, spiando l’idea sul nascere e osservando le numerose evoluzioni estetiche che conducono l’artefice alla gloria della forma artistica definitiva.
Nell’offrire i disegni agli spettatori, la mostra segue un criterio espositivo molto chiaro, quasi didattico, che certamente facilita la partecipazione di un pubblico nuovo o quasi all’argomento. La produzione figurativa viene qui ripercorsa lungo tre direzioni tematiche: l’esplicazione della ricchezza e della varietà del disegno dello scultore tramite l’esposizione di fogli selezionati da tutto l’arco temporale della sua carriera, il rapporto con la statuaria antica studiata soprattutto, ma non solo, nel contesto delle ricche collezioni antiquarie romane, fino all’appropriazione e alla personale rielaborazione del linguaggio artistico classico, e infine i legami con alcuni degli uomini e delle donne più potenti del suo tempo, in onore e su commissione dei quali, Canova ha scolpito. Quest’ultima sezione della mostra, in particolare, si presenta estremamente consistente, a testimoniare il prestigio e l’ammirazione di cui lo scultore godette dalla realizzazione dell’opera che lo consacrò definitivamente, il monumento sepolcrale per Papa Clemente XIV, inaugurato nel 1787, fino alla fine dei suoi giorni.
Roma, luogo privilegiato della formazione artistica e culturale di Antonio Canova, che vi giunse nel 1779, torna quindi a omaggiarlo con un’esposizione consistente e significativa, che racconta i pensieri, i ripensamenti e i travagli nascosti dietro la composta perfezione formale dei suoi marmi, con l’unico limite di implicare una spesa economica forse non alla portata di tutti.
Canova. Il segno della gloria
Palazzo Braschi. Roma.
Dal 5 dicembre 2012 al 7 aprile 2013.
Per ulteriori informazioni:
www.museodiroma.it