Cinema
“Saving Mr. Banks” di John Lee Hancock
di Iacopo Accinni / 18 febbraio
È il 1961 quando la scrittrice Pamela Travers si reca a Los Angeles per incontrare niente di meno che Walt Disney, interpretato da un sempre ottimo Tom Hanks, che vuole dare sostanza al romanzo più famoso della Travers, Mary Poppins, e farne un grande prodotto commerciale. Ne è convinto, il successo appare garantito. Il problema riguarda proprio Miss Travers restia e timorosa che il magnate hollywoodiano venga a snaturare la sua fatica letteraria. Il romanzo infatti nasconde vecchi ricordi d’infanzia e dolori mai del tutto sopiti.
Il nuovo lungometraggio del regista John Lee Hancock, Saving Mr. Banks, affronta la genesi di uno dei più grandi successi della casa cinematografica Disney. L’intento principale è proprio quello di riportare alla luce l’idea originaria di un sogno e di una fantasia che affonda con radici ben salde nel passato dell’autrice. Per Pamela Travers si tratta di un viaggio a ritroso nella propria vita, venendo così a creare una storia nella storia. Questo le darà la possibilità di rituffarsi in quella infanzia ormai lontana, alla ricerca delle origini della travagliata relazione con il padre, il Mr. Banks (Colin Farrell) protagonista del suo stesso romanzo.
Il cast scelto da John Lee Hancock è stellare e questo fa la differenza. Tom Hanks, seppur nel ruolo secondario, incarna un Walt Disney meno caricaturale di quanto ci si possa aspettare, sottolineando invece il volto umano di uno dei più grandi e controversi sognatori del mondo del cinema. La magia di Disney brilla nel fondo dei suoi occhi. Altre figure generiche ma centrali sono un convincente e forse sorprendente Colin Farrell, nei panni di Mr. Banks, mentre Paul Giamatti nel ruolo di Ralph, l’autista, offre un’esilarante ed eccellente performance. Vera e unica protagonista di Saving Mr. Banks è la scrittrice Pamela L. Travers, interpretata da una fantastica e amletica Emma Thompson. Un ruolo magistrale per una grandissima attrice del grande schermo. Emma Thompson incanta incarnando i pensieri e i timori di una donna moderna e di carattere, decisa e fredda fino alla fine. Dietro questa maschera coriacea poco alla volta trapela il travaglio di una donna che non ha mai saputo far fronte a quell’infanzia così difficile e tanto sofferta. Miss Travers è un personaggio scomodo, antipatico e orgoglioso. Emblema della società di oggi e di ieri, forse del domani, al denaro non riuscirà a dire di no. La genesi di uno dei più grandi classici della fantasia, per grandi e piccini, trova un inaspettato punto di partenza nella fragilità e nei sentimenti di una donna realmente esistita.
Aver o non aver visto Mary Poppins oggi, come ieri, può risultare un’evidente mancanza. Il non-senso del “supercalifragilistichespiralidoso” ha affascinato intere generazioni per decenni. Il mondo incantato della super bambinaia piovuta dal cielo ha accompagnato la favola della buona notte per molti di noi. Per chiunque avesse voglia di rituffarsi un po’ in quel passato che spesso tendiamo a nasconderci, Saving Mr. Banks è un buon film e vale la pena vederlo. Ovviamente le nostre attese rimangono fin troppo alte e speranzose. Tuttavia la trama è interessante e avvincente per lo sguardo che getta su tutto quel mondo che si agita dietro un grande successo hollywoodiano e che troppo spesso non ha niente a che vedere con il fantastico. Siamo consci, che proprio sul finale, il lungometraggio di John Lee Hancock manca di poco il bersaglio, perdendo la sua verve iniziale. Allo stesso modo, però, Saving Mr. Banks riesce a far divertire ed emozionare il grande pubblico, se non fosse per quel poco di zucchero che lo avrebbe reso un avvincente ed affabile prefazione a quel viaggio fantastico a cui speriamo di non dover mai dare la parola fine.
(Saving Mr. Banks, di John Lee Hancock, 2013, commedia, 120’)