Altre Narratività
Deadpool, il mercenario con la bocca
di Daniele Mariani / 28 ottobre
Ezio Panza scende dalla sua auto scassata sfogliando un taccuino con gli appunti, rimuginando tra sé: «Deadpool, creato nel 1991 sulle pagine di New Mutants, il più egocentrico e originale degli antieroi Marvel, considerato per anni un personaggio di serie B, è il primo a infrangere la "quarta parete" parlando direttamente al lettore». Suona il campanello di una lussuosa villetta dell'East Side. Dopo l'ultima volta i superiori hanno deciso di mandarlo a fare interviste a domicilio. Niente microfoni, niente TV. «Potrebbe essere facile stavolta» borbotta tra sè Ezio Panza mentre una voce da dentro lo invita ad entrare: «Prego si accomodi. Mi asciugo e sono da lei.»
La voce acuta proviene da una porta da cui esce del vapore. Il bagno. Ezio Panza si siede su una poltrona e si guarda intorno. Se ci fosse una multa per eccesso di cattivo gusto, Deadpool sarebbe sul lastrico.
Eccolo Deadpool, nella sua tuta rossa e nera, che si lancia letteralmente sul divano davanti a Ezio.
«Bene, sono pronto per l'intervista.»
EP «Bene signor Wilson, lei è un mercenario.»
D1 «Si, ma mi chiami Deadpool. Un mercenario talentuoso con una passione sfegatata per gli anni novanta e il paginone centrale di Playboy.»
D2 «Wilson andava bene lo stesso.»
D3 «Siamo due vocine nella sua testa, nessuno può sentirci.»
«Però possono leggerci.»
«E a breve avranno il mal di testa.»
«Da quello che mi risulta, il suo vero nome è Wade Wilson e faceva il mercenario anche prima dell'esperimento Arma X.»
«È esatto, ma quello è il passato, un passato incredibilmente triste, dove non seguivo telenovelas venezuelane e Snoop Dog non era ancora nessuno.»
«Pessimi gusti musicali.»
«Pessimi gusti e basta.»
«Mi parli dell'esperimento che l'ha resa praticamente immortale.»
«È necessario?»
«L'esperimento che ci ha resi immortali e ci ha deturpato completamente il corpo.»
«Per non parlare della pazzia e delle voci nella testa. Sconsigliatissimo!»
«No, se non vuole.»
«Perché non parliamo delle mie donne?»
«Ma sì. parliamo di tutti i due di picche collezionati…»
«In realtà qualcuna non ci ha dato due di picche, ma era del tutto fuori di testa.»
«O ha provato ad ucciderci.»
«Anche quello era amore.»
«Immagino che sia difficile conquistare una donna con il suo aspetto.»
«E io che pensavo di essere poco delicato. Sa, io non credo che l'aspetto abbia poi così tanto valore, quello che conta è quello che si ha dentro. Malgrado le apparenze, io sono una persona più ricca di quanto possa sembrare.»
«Intende dentro.»
«No, no. Ricca e basta. Sa quanto pagano per un omicidio? O per impedire a Spiderman di arrivare in tempo ad un appuntamento? O per macchiare i pantaloni fucsia dell'incredibile Hulk? Tanti tanti soldi!»
«Ah, quindi lei dice che il crimine paga?»
«C'è crimine e crimine. Io non vado in giro a uccidere bambini o a bombardare ospedali. Nonostante tutto ho un'etica.»
«Lei sa di essere un fumetto. Questo è un dato. Come vive questa consapevolezza?»
«Bene. Non mi crea problemi. Quello che proprio non comprendo è come facciano gli altri a non capirlo. Per dire: i Fantastici 4 non si sono mai chiesti come sia possibile fare quel che fanno? O Wolverine ha mai realizzato che tutte quelle coincidenze possono esistere solo nella finzione? Non so spiegarmelo, eppure sono tutte persone mediamente intelligenti!»
«Visto che l'ha tirato in ballo parliamo di Wolverine. Le è stata dedicata un parte interpretata da Ryan Reynolds nel suo film, che a detta dei fans non le ha reso onore. Lei cosa ha da dire al riguardo?»
«Dico solo che presto uscirà un film tutto dedicato a me, dove finalmente potrò mostrare al mondo chi sono davvero. Altro che raggi dagli occhi e lame sulle mani!»
«Sono stati degli xxxxxxx xxxxxxx xxxxxxx»
«Modera il linguaggio!»
«Tanto c'è la censura.»
«Un suo film? Beh, risultato notevole per essere un supereroe di serie B.»
«Lei è un giornalista di serie B, ma mi pare che la facciano lavorare lo stesso. Tra l'altro non sono un supereroe: sono un antieroe con exploit supereroistici; in secondo luogo il fatto che lei non mi conosca non vuol dire che non sia una celebrità. Pensi che ci sono mesi che compaio in tutte le testate Marvel come comprimario, inoltre negli anni ho avuto molte serie dedicate a me. In Italia gran parte del materiale dedicato a me è inedito perché un certo redattore è stato molto poco lungimirante.»
«Non stiamo qui a giudicare politiche editoriali…»
«No, infatti. Per quanto bastava poco per capire le mie potenzialità.»
«Ok. Parliamo di potenzialità. Quali sono i suoi poteri?»
«Un fattore rigenerante che mi permette di fa ricrescere per intero il mio corpo anche solo da un piccolo agglomerato di cellule.»
«E il combattimento?»
«Le mie abilità marziali c'erano anche prima. L'esperimento non c'entra.»
«Quindi lei era un superninja malato di cancro che si è sottoposto a un esperimento del governo canadese…»
«Le avevo detto che non avrei voluto parlarne, ma visto che ci siamo… no, non voglio parlarne. Non esistevano ancora le LA Gear con le lucine intermittenti sotto la suola. Che tristezza!»
«Ama le lucine intermittenti?»
«Sono carine.»
«So che ama guardare la TV, qual è la sua serie televisiva preferita?»
«Ah… tocca un brutto tasto. Direi "Manimal". Ho pianto quando è stata sospesa.»
«E della sigla di coda dell'incredibile Hulk ne vogliamo parlare?»
«Già, non ho mai pianto tanto in vita mia.»
«I suoi colleghi cosa dicono di tanta sensibilità?»
«Oh, non dicono niente. Anche perché ho delle chicche su tutti loro che ne parlerebbe anche il TG1. Su quel musone di Cable in primis.»
«Cable è uno dei suoi colleghi?»
«Un mutante.»
«Una curiosità: cosa significa Deadpool, il suo nome?»
«Proprio non riusciamo ad evitare l'argomento, eh? Ebbene: dopo l'esperimento, i medici si resero conto che ero una cavia difettosa, così mi buttarono, insieme agli altri fallimenti in un luogo chiamato Ospizio. Eravamo tanti e stretti, come in "Otto sotto un tetto" e c'era un medico pazzo che ci usava come cavie per altri esperimenti. Il luogo dove operava si chiamava Dead pool. Ha ucciso quasi tutti i miei compagni, ma io sono riuscito a fuggire e per non dimenticare quel che è successo ho scelto Deadpool come nome di battaglia. Ovviamente oggi sono un uomo sereno e realizzato che ha ottenuto la propria vendetta personale. Bambini, non prendete esempio, se qualcuno compie atti di bullismo, ditelo alla maestra o ai vostri genitori!»
«Questo cosa era?»
«Pubblicità progresso. La adoro, è molto anni Novanta.»
«Beh, credo che ci sia materiale sufficiente per un articolo. Posso andare.»
«Di già?»
«Beh, direi di sì.»
«Nessuna domanda sulle mie fidanzate?»
«Non penso.»
«Nessuna nessuna?»
«Dai che lo convinci!»
«Ok, cominciamo a scegliere. Io opto per Copycat.»
«Io Syrin. le rosse hanno sempre un impatto particolare.»
«No, guardi si è fatto tardi. Devo consegnare l'articolo.»
«Ah, capisco. Le scadenze sono un problema anche con il mio lavoro.»
«A presto.»
«A presto.»
Deadpool accompagna Ezio Panza alla porta, gli stringe la mano, dopodiché torna al divano. Si toglie la maschera mostrando il volto orribilmente deturpato, poi inizia a piangere e dice tra i singhiozzi:
«Manimal… mi restano solo le repliche…»